Il Ratto secondo Jacobs

Il Singspiel di Mozart ha inaugurato la Sagra Musicale Umbra

Recensione
classica
Sagra Musicale Umbra
06 Settembre 2014
Gli archi leggerissimi introducono sotto voce il tema, ma subito la banda "turca" li interrompe chiassosa: questi due elementi musicali caratterizzano l'inizio dell'ouverture di Die Entführung aus dem Serail e l'interpretazione tutta del Singspiel mozartiano da parte di René Jacobs, che di queste polarità contrapposte sottolinea l'esplosiva gioiosità e l'irrefrenabile teatralità. Quest'esecuzione in forma di concerto è in effetti molto teatrale e non perché i personaggi si concedono un minimo di gestualità e qualche passeggiatina tra l'orchestra e in platea, ma proprio per la sua qualità musicale, che nasce dalla direzione dell'ex tenore belga. Pare che l'imperatore Giuseppe II abbia detto a Mozart: "Troppe note"... ma è una fortuna che ci siano tutte queste note, perché ce le siamo godute una per una ascoltando l'esecuzione a dir poco impeccabile della Akademie für Alte Musik Berlin. Senza con questo voler sminuire i cantanti, musicalmente ottimi e stilisticamente irreprensibili e soprattutto ben dentro ai rispettivi personaggi. Nessuno di loro aveva però una vocalità stratosferica, quindi più che gli interpreti dei ruoli nobili - Robin Johannsen, Konstanze comunque adeguata, e Maximilian Schmitt, Belmonte visibilmente affaticato al termine della sua aria del terzo atto - sono piaciuti gli interpreti dei personaggi popolari. Julian Prégardien ha fatto di Pedrillo un vero carattere, non una maschera. Lo stesso si può dire - in scala più grande - di Dimitry Ivashchenko, che ha colto il lato comicamente umano di Osmin, da molti trasformato in grottesca macchietta. Spesso si liquida Blonde con un aggettivo come "graziosa", ma Mari Eriksmoen ne ha sottolineato piuttosto l'aspetto combattivo e moderno. Ma non è sembrato utile ricorrere ai lunghi parlati del testo originario di Bretzner invece che a quelli rimaneggiati e abbreviati da Stephanie per Mozart: per fortuna che il fortepiano vi aggiungeva qualche piccola sorpresa, improvvisando su spunti mozartiani.

Note: esecuzione in forma di concerto

Interpreti: Robin Johannsen, Konstanze; Maximilian Schmitt, Belmonte; Dimitry Ivashchenko, Osmin; Mari Eriksmoen, Blonde; Julian Prégardien, Pedrillo; Cornelius Obonya, Selim

Orchestra: Akademie für Alte Musik Berlin

Direttore: René Jacobs

Coro: La Stagione Armonica

Maestro Coro: Sergio Balestracci

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.