Il furore di Lodoiska
Accademia di S.Cecilia e Palazzetto Bru Zane insieme per i 250 anni di Cherubini
Recensione
classica
Era il 1791, la tragédie lyrique se la passava male, perché era un simbolo dell'ancien régime, mentre l'agile opéra-comique riuscì a mettersi al passo coi tempi, cambiando magari il nome in comedie-héroïque e portando in scena protagonisti perseguitati da biechi tiranni, ma salvati proprio alla fine dall'immancabile quanto improbabile "arrivano i nostri", con inno finale alla libertà. La Lodoiska appartiene a questo genere di opere, se guardiamo alla trama, ma va ben oltre, se guardiamo alla musica. Cherubini riesce infatti a dare un carattere sublime a un libretto che cerca goffamente di volgere in dramma i vecchi espedienti comici dei travestimenti, equivoci, ecc. Lo fa soprattutto con un'orchestra tesa, drammatica, corrusca, di respiro sinfonico: non solo nell'ouverture e nella "sinfonia guerriera" (ben presente allo Haydn della "Militare") ma anche nei pezzi vocali, in cui è sempre l'orchestra a condurre il gioco. Pur rinunciando alla melodia la voce, non diventa mai un accessorio col suo declamato semimelodico, libero e incisivo, che guarda agli eroi mitici di Gluck ma li libera da pepli e atteggiamenti statuari. Beethoven ammirava immensamente Cherubini e si sente, ma il Fidelio ha alle spalle Kant e il dover essere e lancia un sublime e ideale messaggio etico, mentre alle spalle della Lodoiska sta la Rivoluzione e di qui viene quel furore che trasforma la protagonista in una sorella di Medée. La direzione di Jérémie Rhorer sembra debole nel primo atto, dove i convenzionali residui comici sono pesanti, ma esplode negli altri due, esaltandone la tensione drammatica. Le Cercle de l'Harmonie ha dimensioni, colori e fraseggi ideali, ma anche le inevitabili imperfezioni degli strumenti a fiato d'epoca. Ottima protagonista Nathalie Manfrino, bene o benino gli altri.
Interpreti: Nathalie Manfrino, Hjordis Thébault, Philippe Do, Sébastien Guéze, Pierre-Yves Pruvot, Armando Noguera, Alain Buet.
Orchestra: Le Cercle de l'Harmonie
Direttore: Jérémie Rhorer
Coro: Les Eléments
Maestro Coro: Joel Suhubiette
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