In un'atmosfera notturna, sospesa, viscontiana se pensiamo al Gustav von Aschenbach interpretato da Dirk Bogarde nel '71, l'attore Benedetto Benedetti legge in un angolo alcune lettere d'amore, su un contrappunto di luci e frammenti musicali sparpagliati da un pianoforte. Non siamo a Venezia ma a Rimini, il mare è vicino, si intuisce anche se non si vede dal cortile che affianca il Teatro degli Atti, e la voce dell'attore ci racconta di posti lontani, Di Brno, di Praga, e di un amore tra un maturo compositore e una giovane dagli occhi neri. Così l'idea scenica di Denis Krief ci ha introdotti in "Diario di uno scomparso" di Leos Janácek, raccolta di liriche per voci soliste e pianoforte composte nel 1917 che rivelano una delle dimensioni più ispirate del maestro ceco. La dimensione drammatica, teatrale di questa proposta - inserita nel cartellone 2006 della Sagra Musicale Malatestiana - ha avvolto questo lavoro con una delicatezza e un rispetto che nulla ha tolto alla natura dell'opera, ma ha aggiunto rimandi mai invadenti. Anche quando il pubblico è entrato in teatro e la musica di Janácek ha iniziato a rivestire i brevi testi redatti in un misterioso dialetto ceco, i misurati movimenti dei cantanti-attori in scena, i frammenti di testo proiettati alle loro spalle, le luci scarne sono riusciti a rievocare i contenuti della narrazione. Anche gli artisti sono riusciti a calarsi in questa atmosfera, a partire da Michal Lehotsky, bella voce di tenore e physique du rol azzeccato, così come Sara Allegretta, voce intensa e brava attrice nei panni della misteriosa zingara Zefka. Efficaci anche l'esecuzione pianistica di Francesco Libetta e gli interventi delle tre voci femminili di Boschetti, Mazzei e Tiraferri. Pubblico soddisfatto.
Note: Prima esecuzione italiana in forma scenica
Interpreti: Tenore: Michael Lehotsk, Pianoforte: Francesco Libetta
Mezzosoprano: Sara Allegretta
Tre voci femminili: Monica Boschetti, Chiara Mazzei, Silvia Tiraferri
Regia: Denis Krief
Scene: Denis Krief
Costumi: Denis Krief