I colori di Pieranunzi sulla tela della BJO

Una delle sfide più intriganti per un musicista è vedere le proprie composizioni trovare nuova vita in dimensioni differenti rispetto a quelle in cui sono state concepite e, in questo senso, l’omaggio offerto dalla Brussels Jazz Orchestra alla musica di Enrico Pieranunzi si presenta come scommessa vinta a pieno. Un progetto che vede l’artista romano protagonista di una rilettura di alcuni dei suoi brani, scelti nel lungo percorso della sua attività creativa, realizzata attraverso gli arrangiamenti di Bert Joris, già collaboratore di Pieranunzi in precedenti occasioni e dotato di un gusto orchestrale davvero efficace. Un’operazione documentata in un disco recentemente inciso dalla BJO dopo i precedenti tributi a Richard Galliano e Joe Lovano, e presentata dal vivo in occasione della serata inaugurale del Piacenza Jazz Fest. In questa sede a ricoprire il ruolo di Joris come tromba solista è stato chiamato Jean-Paul Estiévenrart, membro di questa compagine strumentale che vanta comunque molti talenti individuali - come la tromba di Carlo Nardozza o la batteria di Toni Vitacolonna, per citare due italiani solo nel nome - messi in luce anche in questa serata. Fin dall’iniziale “Persona” la musica scaturita dal pianoforte di Pieranunzi ha trovato nella dimensione orchestrale della BJO un ampliamento di prospettiva che, lungi dall’appiattire timbricamente i colori armonici dei diversi brani, è riuscita a espandere il tessuto musicale offrendo una tela espressiva variegata e coinvolgente. Un dato confermato soprattutto da brani come “Fellini’s Waltz”, “Newsbreak” o “Coralie”, salutati come tutte le altre esecuzioni proposte dai calorosi applausi del pubblico che riempiva lo Spazio “Le Rotative” di Piacenza.

Interpreti: Enrico Pieranunzi (pianoforte), Jean-Paul Estiévenrart (tromba)

Orchestra: Brussels Jazz Orchestra