Dopo la Turandot di Busoni, La Voix humaine, la Navarraise di Massenet, Denia Mazzola Gavazzeni ritorna a Sassari in Medea. E incanta il pubblico con un'interpretazione intensa e drammatica, affiancata da un ottimo cast.
Denia Mazzola Gavazzeni sin dai suoi debutti all'inizio degli anni Ottanta si era distinta per il suo grande istinto drammatico. Tra le eroine che ha incarnato non poteva mancare Medea, ruolo (già della sua maestra Leyla Gencer) che l'ha vista trionfare quattro anni fa al Festival di Montpellier, e che ha riportato sul palcoscenico di Sassari (in una nuova produzione dell'edizione in lingua italiana). Ha folgorato il pubblico dando vita ad un personaggio sinistro, sfruttando abilmente la disomogeneità timbrica fra i diversi registri, sfoggiando acuti di prima qualità e un grande temperamento di attrice, capace di descrivere il mutare dei sentimenti di Medea (dall'amore, all'odio, alla collera, alla finta sottomissione, alla tenerezza della follia) nelle pose feline, negli sguardi folli, nella meticolosa preparazione dei letali doni di nozze, nelle corse scomposte, nell'incedere ieratico verso le fiamme. Meritatissimi dunque gli applausi, come quelli tributati a Chiara Chialli (Neris), voce copiosa e bel timbro mezzosopranile, a Carlo Cigni (Creonte), a Elisabetta Scano (Glauce). Incomprensibili invece i fischi indirizzati al Giasone di Cesare Ruta, che ha sostenuto dignitosamente la sua parte, dimostrando grande personalità nei duetti con Medea. Sul podio Eric Hull ha colto bene l'eloquenza sinfonica della partitura, nonostante la modesta qualità dell'orchestra. La messa in scena, molto sobria, era punteggiata da alcune trovate teatralmente efficaci, come le proiezioni video o gli effetti di controluce, e lasciava ampia libertà alla mattatrice della serata.
Note: NUOVA PRODUZIONE. Prima esecuzione in Sardegna
Interpreti: CREONTE Carlo Cigni; GLAUCE Elisabetta Scano; GIASONE Cesare Ruta; MEDEA Denia Mazzola Gavazzenii; NERIS Chiara Chialli; PRIMA ANCELLA Sara Garau; SECONDA ANCELLA Rosa Maria Cuboni
Regia: Giuseppe Sollazzo
Scene: Michele Della Cioppa
Costumi: Simona Morresi
Corpo di Ballo: Corpo di Ballo "Città di Porto Torres"
Orchestra: Orchestra dell'Ente Concerti "Marialisa de Carolis"
Direttore: Eric Hull
Coro: Corale "Luigi Canepa"
Maestro Coro: Antonio Costa
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
Ad Amsterdam Romeo Castellucci mette in scena “Le lacrime di Eros” su un’antologia di musiche del tardo rinascimentoscelte da Raphaël Pichon per l’ensemble Pygmalion