Gli occhi e le orecchie non si fermano
Successo per il nuovo pezzo di Francesco Antonioni diretto da Pappano a S.Cecilia
Recensione
classica
Le parole con cui Francesco Antonioni presenta "Gli occhi si fermano" sono in fin dei conti la versione moderna della musica a programma, con la differenza che, invece di narrare una vicenda autobiografica o descrivere un paesaggio, egli per narrare questa musica fa un parallelismo con un fenomeno ottico. Come nella Sinfonia fantastica l'importante non è l'infelice storia d'amore tra Berlioz e la sua attricetta inglese ma una strepitosa serie di prodigiosi effetti orchestrali, così sarebbe inutile cercare una corrispondenza precisa tra il "programma" di Antonioni e la sua musica ma si deve prestare attenzione soprattutto ai suoi abili effetti sonori, a partire già dalle prime battute, con l'effetto magico ottenuto combinando le note tenute in pianissimo degli archi col il frullato dei flauti. Antonioni dimostra di avere antenne sensibilissime e raffinate per le combinazioni di timbri, durate e dinamiche, che nel suo pezzo nascono in continuazione, senza un momento di immbilità. Pezzo di difficile costruzione ma di immediato fascino sonoro, "Gli occhi si fermano" ha avuto molti applausi.
Moltissimi ne ha avuti Sol Gabetta per la sua interpretazione del Concerto per violoncello di Elgar, che incastona alcuni bei momenti in pagine e pagine che non si possono definire brutte, ma inutili sì. Comunque gli applausi la violoncellista argentina se li è meritati tutti. E ancora di più dopo il breve e meno appariscente ma ben più intenso e succoso bis (Aprés un rêve di Fauré).
Pappano ha concluso con la Sinfonia "Dal Nuovo Mondo" di Dvorak, che ha già eseguito varie volte e anche inciso con l'orchestra romana: per loro è ormai un pezzo di repertorio, da riproporre dopo un rapido ripasso, con il rischio connesso di una messa a fuoco non esatta, cui si cerca di rimediare con la foga e l'eccitazione.
Interpreti: Sol Gabetta, violoncello
Orchestra: Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Direttore: Antonio Pappano
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Jonas di Carissimi e Vanitas di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento
classica
Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.