Dopo una breve protesta di un gruppo di precari dello spettacolo, accolti con simpatia dal pubblico, Bruno Campanella attacca il preludio dell'Elisir d'amore con eleganza, misura e attenzione alla delicata scrittura donizettiana e le manterrà sino alla fine. È leggermente distaccato ma irreprensibile, un po' come Saimir Pirgu, che ha lo stile e il controllo del tenore leggero e in più ha voce ricca e timbrata, con belle risonanze piene e vellutate, ma è giovane e ancora non si è accorto che Nemorino non è solo una voce ma un personaggio dai molti risvolti e che non è uno sciocchino insipido ma cresce nel corso dell'opera. Adriana Kucerovà, figurina deliziosa, ha voce frizzante e lucente ma piccolina: più una soubrette che il lirico-leggero che ci vorrebbe per una donnina come Adina. Insuperabili le due voci gravi. Fabio Maria Capitanucci è un Belcore tronfio ma in fondo bonario, cantato con rigore mozartiano. Alex Esposito, esplosivo ma misurato, diverte senza nessuna delle piccole e gradi cialtronerie che sembrano inevitabili in Dulcamara. Bene anche Erika Pagan (Giannetta) e l'orchestra, stranamente opaco il coro, che però migliora strada facendo.
Ruggero Cappuccio fin dal preludio riempie il palcoscenico di giocolieri, acrobati e clown: non è un circo sbracato ma un mondo leggero, giocoso e un po' irreale. Ed è anche luminoso, senza ombre e senza malinconie: una luce bianca e zenitale illumina - tranne che nella Furtiva lacrima, in penombra e solcata da una striscia rossa come la passione su cui evolve un'acrobata - le scene minimaliste e candidissime di Nicola Rubertelli e i costumi, candidi anch'essi ma ravvivati da fantasiosi inserti colorati, di Carlo Poggioli.
Note: Nuovo allestimento
Interpreti: Adriana Kucerovà/Rosa Feola (Adina); Saimir Pirgu/Ivan Magrì (Nemorino); Fabio Maria Capitanucci/Gezim Myshketa (Belcore) Alex Esposito/Simone Del Savio (Dulcamara), Erika Pagan (Giannetta)
Regia: Ruggero Cappuccio
Scene: Nicola Rubertelli
Costumi: Carlo Poggioli
Orchestra: del Teatro dell'Opera di Roma
Direttore: Bruno Campanella
Coro: del Teatro dell'Opera di Roma
Maestro Coro: Roberto Gabbiani
Luci: Agostino Angelini