Dov'è l'opera a Firenze?
Lo smarrimento di un turista francese
Recensione
classica
Vorrei condividere con i lettori del gdm questa lettera che ho ricevuto da un turista francese:
«Cara signora Torselli,
Non la conosco ma sua sorella, con cui imparo l’italiano, mi ha parlato di lei e della sua attività di critica musicale. Sono francese, di Parigi, appassionato d’opera lirica e viaggio spesso in Francia e all’estero per vedere opere. Sapendo di venire a Firenze per una settimana, ho guardato nella mia guida abituale se l’Opera di Firenze avesse qualche rappresentazione. Non ho trovato niente e mi sono detto che, probabilmente, quell'opera non era più in funzione. A Firenze, per caso, sua sorella mi ha detto che c’era un nuovo teatro lirico, in attività, l’ho trovato (con difficoltà) e ho comprato, su internet, un biglietto per «Lucia di Lammermoor» il 23 settembre. Non le dirò niente sulla rappresentazione, giacchè l’oggetto di questa e-mail è di dire la mia sorpresa di aver trovato questa grande e bella sala vuota almeno per tre quarti. Per questo, è chiaro che il presente dell’Opera di Firenze non è soddisfacente e che il suo futuro è incerto. Mi pare che la cosa piu urgente è trovare un bravo direttore di marketing. Come gia detto, io, come molti altri, viaggio attorno all’opera. Sono gia venuto a Firenze per l’opera, molti anni fa (per vedere la Tetralogia messa in scena dalla Fura dels Baus), e sarei felice di tornarci come faccio talvolta alla Fenice di Venezia, che è una città che, per me, puo paragonarsi a Firenze. C’è bisogno tuttavia per l’opera di farsi conoscere sul mercato internazionale per mezzo di una propria promozione, diretta e attraverso le agenzie specializzate. Inoltre, c’è a Firenze una folla di turisti e sono sicuro che qualcuno di loro sarebbe contento di andare all’Opera di Firenze se soltanto la sua esistenza fosse conosciuta. Durante il mio soggiorno a Firenze non ho mai visto una pubblicità sull'Opera, e, data quest’assenza di promozione, non è una sorpresa se c’è così poca gente nella sala ! Come lei sa, l’opera è fuori del centro e un turista può visitare Firenze senza mai incontrare il nuovo teatro lirico. Naturalmente, per fare venire la gente, un certo livello di qualità è necessario, e quindi un certo investimento iniziale, ma sono certo che vale la pena, piuttosto che spendere poco e perdere molto. Cordialmente. Philippe Lefevre»
Questo è ciò che gli ho risposto:
«Caro signor Levefre,
Ho frequentato la vecchia sede di corso Italia, dove Lei ha visto il Ring, dall'età di cinque anni, scrivo cronache e critiche dal 1989, e sono francamente desolata. Cosa penserebbe se le dicessi che un anno e mezzo fa Francesco Bianchi, attuale sovrintendente dell'Opera di Firenze, aveva promesso 2 milioni e mezzo di euro di stanziamento da dedicare alla comunicazione, promozione e marketing ? i risultati sono questi ? un teatro mezzo vuoto alla seconda recita di una delle opere più amate e popolari in assoluto ? Non resta che sperare che prima del suo prossimo viaggio a Firenze qualcuno, nella fattispecie il presidente del Consiglio di Indirizzo dell'Opera di Firenze, che poi è anche il sindaco di Firenze e oltretutto musicista, Dario Nardella, prenda atto che qualcosa non funziona. Cordialmente. Elisabetta Torselli».
«Cara signora Torselli,
Non la conosco ma sua sorella, con cui imparo l’italiano, mi ha parlato di lei e della sua attività di critica musicale. Sono francese, di Parigi, appassionato d’opera lirica e viaggio spesso in Francia e all’estero per vedere opere. Sapendo di venire a Firenze per una settimana, ho guardato nella mia guida abituale se l’Opera di Firenze avesse qualche rappresentazione. Non ho trovato niente e mi sono detto che, probabilmente, quell'opera non era più in funzione. A Firenze, per caso, sua sorella mi ha detto che c’era un nuovo teatro lirico, in attività, l’ho trovato (con difficoltà) e ho comprato, su internet, un biglietto per «Lucia di Lammermoor» il 23 settembre. Non le dirò niente sulla rappresentazione, giacchè l’oggetto di questa e-mail è di dire la mia sorpresa di aver trovato questa grande e bella sala vuota almeno per tre quarti. Per questo, è chiaro che il presente dell’Opera di Firenze non è soddisfacente e che il suo futuro è incerto. Mi pare che la cosa piu urgente è trovare un bravo direttore di marketing. Come gia detto, io, come molti altri, viaggio attorno all’opera. Sono gia venuto a Firenze per l’opera, molti anni fa (per vedere la Tetralogia messa in scena dalla Fura dels Baus), e sarei felice di tornarci come faccio talvolta alla Fenice di Venezia, che è una città che, per me, puo paragonarsi a Firenze. C’è bisogno tuttavia per l’opera di farsi conoscere sul mercato internazionale per mezzo di una propria promozione, diretta e attraverso le agenzie specializzate. Inoltre, c’è a Firenze una folla di turisti e sono sicuro che qualcuno di loro sarebbe contento di andare all’Opera di Firenze se soltanto la sua esistenza fosse conosciuta. Durante il mio soggiorno a Firenze non ho mai visto una pubblicità sull'Opera, e, data quest’assenza di promozione, non è una sorpresa se c’è così poca gente nella sala ! Come lei sa, l’opera è fuori del centro e un turista può visitare Firenze senza mai incontrare il nuovo teatro lirico. Naturalmente, per fare venire la gente, un certo livello di qualità è necessario, e quindi un certo investimento iniziale, ma sono certo che vale la pena, piuttosto che spendere poco e perdere molto. Cordialmente. Philippe Lefevre»
Questo è ciò che gli ho risposto:
«Caro signor Levefre,
Ho frequentato la vecchia sede di corso Italia, dove Lei ha visto il Ring, dall'età di cinque anni, scrivo cronache e critiche dal 1989, e sono francamente desolata. Cosa penserebbe se le dicessi che un anno e mezzo fa Francesco Bianchi, attuale sovrintendente dell'Opera di Firenze, aveva promesso 2 milioni e mezzo di euro di stanziamento da dedicare alla comunicazione, promozione e marketing ? i risultati sono questi ? un teatro mezzo vuoto alla seconda recita di una delle opere più amate e popolari in assoluto ? Non resta che sperare che prima del suo prossimo viaggio a Firenze qualcuno, nella fattispecie il presidente del Consiglio di Indirizzo dell'Opera di Firenze, che poi è anche il sindaco di Firenze e oltretutto musicista, Dario Nardella, prenda atto che qualcosa non funziona. Cordialmente. Elisabetta Torselli».
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