Da due a tre: i Falstaff di Ronconi

Debutta con successo al Petruzzelli la grande burla verdiana diretta da Rustioni

Recensione
classica
Teatro Petruzzelli Bari
Giuseppe Verdi
20 Novembre 2013
Al suo terzo “Falstaff”, Luca Ronconi non ha guardato né a Shakespeare né alla contemporaneità, ma al tardo Ottocento di Verdi e Boito, animando la scena di biciclette e macchine a vapore, un richiamo alla rivoluzione industriale che in Italia arrivò ben più tardi che in altri paesi. Il regista ha inoltre preferito glissare sul termine “comari”, trasformando le donne di questa amara commedia (Alice, Meg, Mrs Quickly e Annetta) in un quartetto di cervelli astuti e per nulla intimoriti anche sul piano delle relazioni col sesso maschile, se ci considera che Alice riceve Falstaff in camera da letto, in camicia da notte, facendo addirittura finta di cedergli. Il cavalier Falstaff si presenta infatti ben vestito e ripulito, con le braghe chiuse e la pancia trattenuta da un gilet ricamato, a conferma che Ronconi vede in lui un gran signore, anche se decaduto. Il “Falstaff” che ha chiuso al Petruzzelli la stagione lirica del 2013, dopo un “Otello” firmato da Nekrosius e un “Rigoletto” da Krief, è uno spettacolo ricco ma pulito e oggettivamente bello da guardare (l'oscuro quadro finale nel bosco con l'albero rovesciato sul lettone di Falstaff è pura delizia). Ma è soprattutto un’esecuzione che gratifica l’ascolto, grazie a un cast adeguato sul piano vocale e scenico. De Candia riesce a dare a Falstaff il rilievo che merita senza caricare l’interpretazione di eccessi da istrione, spalleggiato da Rucinski, davvero notevole in Ford. Molto ben orchestrato anche il gruppo delle donne, cui s'aggiunge il cameo della coppia lirica per tradizione Anetta-Fenton (quest'ultimo vestito da meccanico!). Rustioni avrà molte occasioni per tornare su una partitura che può ancora riservargli grandi sorprese, intanto il suo Verdi è pieno e incisivo e con i dettagli timbrici tutti ben in evidenza.

Note: Repliche sino al 28 novembre. Nuovo allestimento. Produzione Fondazione Petruzzelli in coproduzione con Fondazione Teatro San Carlo di Napoli e Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Interpreti: Roberto De Candia (Falstaff), Artur Rucinski (Ford), Leonardo Cortellazzi (Fenton, Raul Giménez (Dott. Cajus), Massimiliano Chiarolla (Bardolfo), Domenico Colaianni (Pistola), Serena Farnocchi (Mrs Alice Ford), Rosa Feola (Nannetta), Barbara Di Castri (Mrs Quickly), Monica Bacelli (Mrs Meg Page)

Regia: Luca Ronconi

Scene: Tiziano Santi

Costumi: Maurizio Millenotti

Orchestra: Orchestra del Petruzzelli

Direttore: Daniele Rustioni

Coro: Coro del Petruzzelli

Maestro Coro: Franco Sebastiani

Luci: Al Weissbard

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

In programma Čajkovskij e Gon 

classica

Il violinista in recital per l'Accademia Filarmonica Romana

classica

Un memorabile recital all’Accademia di Santa Cecilia, con Donald Sulzen al pianoforte