Con Cage anche le telefonate diventano musica

A Roma, l'omaggio a uno dei più rivoluzionari compositori del '900.

Recensione
classica
Accademia Filarmonica Romana Roma
03 Marzo 2010
Non un concerto ma un bizzarro happening, né del resto l'omaggiato - il provocatorio John Cage - avrebbe gradito una serata tradizionale. Evento in coproduzione tra Accademia Filarmonica Romana e Fondazione Musica per Roma, inserito nel programma di "Contemporanea" e in quello del progetto Fluxus Biennial, "Thelephones & Birds" ha proposto - nella moderna cornice del Parco della Musica - diversi lavori dell'artista statunitense, realizzati tra il 1944 e il 1977, tra cui anche alcuni in prima esecuzione italiana. La prima parte della serata è stata dedicata a "Elements", suite di diversi 'pezzi' basati sulla sincronia di immagini proiettate e suoni/rumori generati in sala: nel video dove scorrevano gli sguardi fissi di personaggi legati al mondo rurale o ampi paesaggi naturali, nel fluire dei suoni generati da un pianoforte preparato o da mani che rumoreggiavano in contenitori colmi di acqua, la poetica di Cage - dove certo spiccano la casualità e la provocazione - è emersa avvolta in un'aura sorprendentemente delicata, quasi si assistesse a ingeui ma profondi giochi di un bambino geniale, complice la naturalezza esecutiva dei componenti del Parco della Musica Contemporanea Ensemble. Il momento forte della serata è stato comunque quel "Telephones & Birds" che veniva proposto per la prima volta nel nostro paese: Achille Bonito Oliva, raffinato arbitro e Maestro ching della performance, ha guidato Marcello Panni, Daniele Lombardi e Oscar Pizzo, suoi smaliziati complici alle tastiere elettroniche nel generare la caotica sovrapposizione di versi dei più svariati volatili e di frammenti di sue personali telefonate registrate, cui si sono pure aggiunte quelle effettuate in diretta con alcuni artisti Fluxus. E cosa si sarebbe inventato Cage se avesse avuto anche il cellulare?

Interpreti: Parco della Musica Contemporanea Ensemble electric keyboards: Daniele Lombardi, Marcello Panni, Oscar Pizzo Maesto ching: Achille Benito Oliva

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.