Cecilia la Virtuosa

Roma: recital della Bartoli che "recupera” quello saltato nel 2012

Recensione
classica
Accademia di Santa Cecilia Roma
08 Aprile 2013
Vestita da uomo, con grande mantello nero foderato di rosso e stivaloni alla moschettiera, Cecilia Bartoli entra quasi di corsa sulle ultime note di una sinfonia di Porpora e tra un delirio di applausi attacca la prima aria. Punteggiano il recital altri coup de théâtre come questo, elargiti dalla cantante romana ai suoi fan con una sorridente autoironia, che li fa apparire più uno scherzo che un atteggiamento divistico. Il programma del concerto è invece serissimo, ispirato a criteri musicologici e dedicato interamente al repertorio dei castrati in un arco di poco più d'un decennio, dal 1723 al 1735, con l'eccezione di un'aria di Haendel e una di Graun, che infatti hanno caratteri stilistici diversi dalle altre. Il posto d'onore è riservato alle arie di strabiliante virtuosismo: a chiudere la prima e la seconda parte e la serie di bis sono infatti le diaboliche "Cadrò ma qual si mira" di Araja, "Nobil onda" di Porpora e "Son qual nave" di Broschi. Che dire ancora della Bartoli? La tecnica le consente di usare la voce come uno strumento di duttilità estrema, con cui può fare quello che vuole, anche cose che agli strumenti veri non riuscirebbero. E la sua sicurezza ha qualcosa di sovrumano: in tutti i concerti in cui l'abbiamo ascoltata non solo non ha mai sbagliato ma nemmeno leggermente esitato. E poi c'è il virtuosismo, che è qualcosa di più della tecnica: è variare con intelligenza e musicalità ogni ripetizione, è dare alle colorature un significato espressivo, è in definitiva far dimenticare l'aspetto meccanico della tecnica. In questo senso è alto virtuosismo anche la morbidezza della linea melodica, la lunghezza dei fiati, l'omogeneità dei e la dolce e patetica espressività delle arie apparentemente più semplici, come "Chi non sente il mio dolore" di Broschi e "Lascia la spina" di Haendel. Ottima l'orchestra zurighese La Scintilla.

Interpreti: Cecilia Bartoli, mezzosoprano

Orchestra: Orchestra "La Scintilla"

Direttore: Ada Pesch maestro concertatore

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.