John Cage legge in ponderosi volumi lunghi elenchi di nomi latini di funghi: questo è solo un preambolo. Si entra nel vivo quando inizia quella puntata di "Lascia o raddoppia" in cui Cage vinse la bella cifra di cinque milioni di lire, presentandosi come esperto di funghi. Un Mike Bongiorno loquace fuori scena e una valletta muta in scena fanno da contorno al compositore-micologo, che risponde senza esitazione alle domande più inverosimili. Domande e risposte riproducono quelle reali con la massima fedeltà possibile, senza aggiungere niente, semmai togliendo: non c'è infatti bisogno della minima forzatura ironica, perché la situazione è di per sé assurda. Il culmine è raggiunto quando su uno schermo scorrono le immagini sbiadite e prive di sonoro della performance che Cage diede davanti a un Bongirono stupefatto e perplesso, facendo musica con un frullatore, un innaffiatoio, una pentola a pressione e altri oggetti d'uso comune. Il tutto dura un quarto d'ora scarso ("la brevità, gran pregio"). Probabilmente Cage avrebbe apprezzato lo spirito assurdo di Boletus, meno lo stampo piuttosto tradizionale della musica di Carlo Boccadoro. Ma è una musica che funziona benissimo e con soli cinque strumenti ad arco crea l'equivalente sonoro delle varie situazioni, dalla suspense dei secondi che scorrono in attesa della risposta, all'esultanza per la vittoria, fino a un piccolo sberleffo finale. La regia di Cesare Scarton regola attentamente il meccanismo teatrale su cui si regge quest'operina. Fabio Maestri è un direttore solido e preparatissmo, sempre perfettamente a suo agio in ogni genere di musica, come ha confermato nella Serva Padrona, eseguita in una sua revisione basata sulle fonti. Bene i cantanti: Luigi Petroni per Boccadoro, Damiana Mizzi e Dario Ciotoli per Pergolesi.
Note: video di Cristiano Zelli
Interpreti: Per Boletus: Luigi Petroni (John Cage), Eleonora Pirondi (la valletta, mimo), Paolo Donati (la voce di Mike Bongiorno). Per La Serva Padrona: Damiana Mizzi (Serpina), Dario Ciotoli (Uberto), Nicola Ciulla (Vespone, mimo)
Regia: Cesare Scarton
Orchestra: Ensemble Roma Sinfonietta
Direttore: Fabio Maestri
Luci: Graziano Albertella
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