In bilico tra barocco e jazz
Fresu e Caine al Parco della Musica per il nuovo progetto "Barocco in pispisi"
Recensione
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Serata di chiusura del Roma Jazz Festival condizionata da un'amplificazione aspra e fredda, non tanto per la tromba quanto sicuramente per gli archi, il pianoforte e il clavicembalo. Non erano certo le condizioni ideali per il nuovo progetto di Paolo Fresu e Uri Caine, insieme all'Alborada String Quartet, dedicato alla musica di Barbara Strozzi. Se convincevano pienamente le incursioni nel '700 che l'affiatata coppia ha già proposto in passato, affrontare il secolo precedente si è rivelata impresa ben più complessa, anche se traspariva il grande entusiasmo con cui Fresu si è accostato a brani poco noti anche al pubblico della classica. Sempre accattivanti le digressioni nel comune terreno jazzistico in cui Fresu e Caine si sono lanciati con un'intesa perfetta, ma quando si ritornava più alla lettera del testo della Strozzi l'interpretazione aveva un sapore un po' troppo formale. Pagine ancora in sospeso tra la modalità e la nascente tonalità hanno sofferto anche dell'insolito organico: l'aura classica che il quartetto d'archi dava a questo repertorio era già essa stessa anacronistica, essendo una formazione già troppo moderna rispetto alle sonorità richieste da Barbara Strozzi, né migliorava la situazione Caine alle prese con un basso continuo eseguito prevalentemente al pianoforte. La contaminazione stilistica di alta qualità che Fresu sa creare col suo strumento avrebbe probabilmente funzionato meglio se la base musicale fosse restata nell'ambito dello strumentario del '600, ovvero quello che si usa per realizzare corposamente il basso continuo. Le analogie tra il jazz e il barocco, ricco di aspetti improvvisativi, di passione e sensualità, sono tante e una mente aperta e curiosa come quella di Paolo Fresu saprà certo sfruttarle al meglio. Che l'esperimento continui!
Interpreti: Paolo Fresu tromba, flicorno Uri Caine piano, clavicembalo e arrangiamenti Alborada String Quartet: Anton Berovski violino Sonia Peana violino Nicola Ciricugno viola Piero Salvatori violoncello
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