Bayreuth barocca

Due opere nel magico Teatro dell'Opera dei Margravi

Ifigenia (Foto Clemens Manser)
Ifigenia (Foto Clemens Manser)
Recensione
classica
Teatro dell'Opera dei Margravi, Bayreuth
Bayreuth Barocke Opera Festival
05 Settembre 2024 - 15 Settembre 2024

La sonnolenta cittadina di Bayreuth si risveglia due volte all'anno. In estate i Wagnerfestspiele, uno degli appuntamenti internazionali da non mancare, quindi in settembre il Bayreuth Baroque Festival che seppur giovane si è guadagnato rapidamente un pubblico internazionale di fedeli per la qualità e la ricercatezza dei titoli rari. L’ossatura del festival sono le due opere nel magico Teatro dell'Opera dei Margravi risalente al  XVIII secolo, uno dei pochissimi tramandati intatti fino a noi. Si deve alla mano dei Bibbiena. Un horror vacui di decorazioni rococò. Per 10 giorni gli appassionati del repertorio barocco hanno avuto di che gioire. 

“Orlando Furioso” di Antonio Vivaldi è stato messo in scena da Marco Bellussi (scene di Matteo Paoletti Franzato, costumi di Elisa Cobello). Suggestiva la messa in scena che si avvale di video che danno l’effetto tridimensionale. L’orchestra Il Pomo d’Oro, specializzata in questo repertorio diretta da Francesco Corti, ha fornito una vivace interpretazione della colorata partitura. Le due protagoniste principali Giuseppina Bridelli (Alcina) e Arianna Vendittelli (Angelica) sono state convincenti, così come Tim Mead nel ruolo di Ruggiero.

 

Quindi “Ifigenia in Aulide” della star del Teatro dei Nobili in aperta concorrenza allo stile italiano di cui Händel era il portabandiera, Nicola Antonio Porpora. L’interpretazione di Christophe Rousset con la sua orchestra Les Talents Lyriques è una gioia per le orecchie. Anche il cast non avrebbe potuto essere migliore. Il controtenore Maayan Licht (Achille) come Nicolò Balducci (Ulisse) hanno voci sorprendenti per agilità e volume: sfiorano la perfezione. Mary-Ellen Nesi è una severa Clitennestra. Jasmin Delfs che ha interpretato due ruoli (Diana e Ifigenia), è un giovane soprano di altissimo livello. Infine Max Emanuel Cencic, che firma anche la complessa regia, ha una voce più scura ma che conserva intatta agilità, acuti e volume. Cencic è anche responsabile della regia. Ha sollevato alcune domande con bandiere rosse, costumi vichinghi e soldati nudi. Comunque sia, il Festival è un must assoluto per gli appassionati del barocco.

 

 

 

 

 

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