Battiato attraversa gli spazi interstellari di Kancheli

Roma: l'omaggio di Contemporanea al musicista georgiano

Recensione
classica
Fondazione Musica per Roma Roma
15 Novembre 2010
Consonanze di intenti e coincidenze artistiche hanno caratterizzato l'omaggio a Giya Kancheli, appuntamento di spicco nel programma della stagione "Contemporanea" 2010/11 al Parco della Musica. La cantata "Little Imber", eseguita per la prima volta in Italia, pareva scritta appositamente per Franco Battiato e il cantautore siciliano si è presentato con la semplicità di un interprete qualsiasi, conquistato dal pensiero musicale del compositore georgiano. Insieme al Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista e all'ottimo Coro di voci bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia preparato da José Maria Sciutto, la voce di Battiato ha regalato emozioni legate ai molteplici scenari che Kancheli evoca in questo lavoro: paesaggi sonori, legati anche al tema dell'esilio dalla terra madre, che scorrono in un tempo sospeso, dove la nostalgia e la ricerca del silenzio interiore possono risuonare con la stessa libertà di movimento che un oggetto ha in assenza di gravità. Di forte effetto anche l'altro brano del musicista georgiano che era in programma, il "Salmo 23", che ha impegnato il soprano Alda Caiello, sempre accompagnata dal PMCE, in una parte tutt'altro che facile, visto il continuo ricorso alla dinamica estremamente raccolta, funzionale a un risultato dal sapore estatico. Ulteriore testimonianza di una cultura musicale ancora da scoprire, il Coro Nazionale Popolare Georgiano "Rustavi" ha vivacemente aperto la serata proponendo alcuni canti polifonici, che il folto pubblico - pur richiamato dal nome di Battiato - ha apprezzato al pari dei brani di Kancheli, segno del successo di una formula organizzativa che è riuscita a portare l'attenzione degli ascoltatori sulle più differenti proposte artistiche del mondo contemporaneo.

Interpreti: Franco Battiato voce solista Alda Caiello soprano Coro di voci bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia José Maria Sciutto maestro del coro Benedetta Malvagna voce bianca solista Coro Nazionale Popolare Georgiano “Rustavi” PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble

Direttore: Tonino Battista

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.