Atmosfere pianistiche in una serata di inizio estate.
Alessandra Celletti propone al pubblico romano il suo nuovo singolo
Recensione
jazz
Artista ospite al "Soluzioni Semplici Festival", Alessandra Celletti si introduce sommessamente lasciando che le sue mani sfiorino la tastiera del pianoforte, creando accordi e melodie che si diffondono magicamente tra il verde del parco della Casa del Jazz, complice il suggestivo tramonto della prima tranquilla domenica di luglio. La prima presentazione live del nuovo singolo "Crazy Girl Blue", che anticipa il prossimo album autunnale della pianista romana, si svolge in un'atmosfera di generale distensione, parte del pubblico ascolta con una certa attenzione, poi c'è la schiera di quanti fanno gruppetto seduti sull'erba, chi approfitta per una cena all'aperto, varie coppie di giovani che si sussurrano frasi non meno dolci di quelle che la Celletti evoca con la sua musica. Ma non è semplice capire, alla fin fine, che tipo di musica si stia ascoltando, l'eclettismo sembra prevalere sulla creatività personale, qua e là affiorano linguaggi che potrebbero via via appartenere a un Ludovico Einaudi o a un Nicola Piovani - per restare in ambito nazionale - altre volte a un Philip Glass o a un Michael Nyman, sempre che si sia dimenticato il Rick Wakeman degli ultimi concerti col solo piano. L'apparizione improvvisa di una delle Gnossiennes di Satie per un momento riporta l'ascoltatore a un'espressività terrena, persino meno surreale del resto. Forse la musica proposta dalla Celletti appartiene a un mondo oramai abbondantemente esplorato: a noi non resta che continuare a fluttuare come sospesi in quel cielo blu che la musicista ama attraversare col suo amato aliante, continuando a respirare musica, come fosse l'aria di cui tutti abbiamo bisogno.
Interpreti: Alessandra Celletti, piano solo
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