In un teatro di tradizione e “tradizionalista” come il Regio di Parma non è mai facile mettere in scena qualcosa che esuli dalle “solite forme” del teatro d’opera tra Ottocento e inizio Novecento. Un dato che in qualche modo giustifica la cautela con la quale il teatro parmigiano ha proposto – in coproduzione con Teatro Due – il progetto di un “Sogno di una notte di mezza estate” in cui le musiche di scena di Mendelssohn vengono intrecciate a una selezione del testo di Shakespeare (traduzione di Luca Fontana), offrendo in questo modo un originale atto unico. Una sintesi che se ha il pregio di riportare a contatto il testo e una musica pensata per esso – ma che ormai vive di una vita “sinfonica” propria – ha il difetto di tutte le scorciatoie: arrivi prima ma ti perdi gran parte del senso del viaggio. In questo caso si è persa l’interazione drammaturgica originaria tra il “Sogno” di Shakespeare e il “Sogno” di Mendelssohn. Scelta che ha portato l’orchestra del Regio al centro del palcoscenico, con gli attori che le si muovevano attorno per poi recitare in proscenio. Partendo da questa impostazione alquanto didascalica Walter Le Moli ha gestito il dato teatrale al meglio delle possibilità, valorizzando una compagnia di attori affiatata, tra i quali citiamo il Puck di Luca Nucera. Temirkanov ha guidato l’ascolto nei misteri e nelle suggestioni della partitura, rilevandone il fascino da gran conoscitore del repertorio romantico, rendendo la musica protagonista della serata. Una dimensione perseguita dal direttore con eleganza e naturalezza, assecondata dal coro del Regio e da un’orchestra che, misurandosi con questo repertorio, rivela alcune debolezze espressive sui passaggi timbrici più delicati e raffinati. Successo di stima alla fine.
Interpreti: Soprano Elena Monti
Mezzosoprano Anna Maria Chiuri
Ensemble attori Fondazione Teatro Due
Oberon, Teseo Alessandro Averone
Titania, Ippolita Paola De Crescenzo
Puck Luca Nucera
Grande Fata Federica Bognetti
Ermia Federica Vai
Elena Ippolita Baldini
Demetrio Francesco Gerardi
Lisandro Gianluca Parma
Filostrato, Egeo Massimiliano Sozzi
Peter Quince, prologo Antonio Tintis
Nick Bottom, Piramo Nanni Tormen
Tom Snout, Muro Massimiliano Sbarsi
Francis Flute, Tisbe Filippo Gessi
Snug, Leone Marco De Marco
Robin Starveling, Chiarodiluna Sergio Filippa
Regia: Walter Le Moli
Scene: Tiziano Santi
Costumi: Gianluca Falaschi
Orchestra: Teatro Regio di Parma
Direttore: Yuri Temirkanov
Coro: Teatro Regio di Parma
Maestro Coro: Martino Faggiani
Luci: Claudio Coloretti
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