Africani italiani

L'Afrocontest di Musica dei Popoli ha premiato il miglior gruppo africano nel nostro Paese

Recensione
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Musica dei Popoli Firenze
21 Ottobre 2011
Un palco, otto formazioni, due serate e venti minuti di esibizione per ciascun gruppo. Sono questi, in breve, i numeri della prima edizione di AfroContest, concorso dedicato ai musicisti africani che vivono in Italia, organizzato dal Festival Musica dei Popoli all'Auditorium Flog di Firenze. Nel ruolo di presentatrice, una più che disinvolta e brava Saba Anglana, scelta per accompagnare il pubblico dai suoni della tradizione della kora del senegalese Madya Diebate (frontman dei Bafoulabe Band e compagno di viaggio di Badara Seck) all'afro-folk dei Bembekiri, dalla interessante fusione tra rock e ritmi del Burkina Faso di Ibrahim Drabo e i Dankan alle cover funky della Four For Africa Big Band, fino alle canzoni di Carlos Delgado e della splendida Awa Koundoul, e ancora al reggae degli Afreeka e alle percussioni strabordanti degli African Griot (il leader Balla Nar Ndiaye Rose è il figlio del noto virtuoso del sabar Doudou Ndiaye Rose). E sono proprio questi ultimi ad aggiudicarsi la vittoria con un set che ha fatto sobbalzare dalle sedie un pubblico forse un po' troppo intimidito fino a quel momento, e conquistato la giuria composta dalla etnomusicologa Serena Facci, dal critico musicale Marco Boccitto, dal discografico Giampiero Bigazzi e dal musicista e cantante - fra i pionieri degli africani d'Italia - Gabin Dabiré. Prima di decretare i vincitori, la serata è stata impreziosita da alcuni nuovi brani di Saba, eseguiti con l'accompagnamento del “Mau Mau” Taté Nsogan alla chitarra e Cheick Fall alla kora e allo djembè. Le registrazioni live dei brani eseguiti dai primi quattro gruppi in classifica (African Griot, Carlos Delgado, Awa Koundoul, Bafoulabe Band) faranno parte di una compilation che verrà pubblicata dall'etichetta Materiali Sonori.

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