New Conversations – Vicenza Jazz 2025
Il 15 maggio la prima nazionale del Kronos Quartet inaugura la XXIX edizione del festival

Dal 15 al 25 maggio si terrà la XXIX edizione di New Conversations – Vicenza Jazz, il festival che offre un cartellone disegnato su dieci intense giornate animate da concerti ed eventi speciali fra il Teatro Olimpico – il teatro coperto più antico al mondo, capolavoro e ultima opera progettata da Andrea Palladio, inserito dall'UNESCO tra i beni patrimonio mondiale dell'umanità – il Teatro Comunale, la Basilica Palladiana, Palazzo Chiericati (sede del Museo Civico), la Chiesa di Santa Corona e il Cimitero Maggiore, oltre a una serie di luoghi come cinema, librerie, caffè e negozi che ospiteranno le performance degli artisti più giovani.
Un festival diffuso, dunque, una vera e propria festa musicale che contamina l’intera città, anticipata lo scorso mese febbraio dalla “prima” del tour nazionale di “Piano Solo” di Stefano Bollani e avviata ufficialmente il 15 maggio da una della più rilevanti realtà della musica contemporanea internazionale: il Kronos Quartet. La storica formazione statunitense si esibirà in prima nazionale nello scenario unico rappresentato dal Teatro Olimpico per la sola data italiana del tour internazionale che dal 2023 celebra i loro 50 anni di attività.
Di assoluto rilievo anche la serata di chiusura, il 24 maggio al Teatro Comunale, con il live in prima nazionale (e apertura del tour europeo) di First Meeting, formazione che riunisce una serie di musicisti di altissimo profilo: il pianista, percussionista e compositore cubano Gonzalo Rubalcaba, più volte premiato ai Grammy; il sassofonista statunitense Chris Potter, fra i musicisti più influenti della sua generazione; il contrabbassista di San Francisco Larry Grenadier e il batterista texano Eric Garland. Una serata che verrà seguita dal suggestivo concerto alle prime luci dell’alba del 25 maggio della violoncellista e polistrumentista irlandese Naomi Berrill che incanterà il pubblico del festival al Parco di Villa Guiccioli a Monte Berico, da cui si può ammirare l’intera città.

Fra produzioni originali, prime assolute o europee e nazionali, performance in sedi museali, progetti speciali e appuntamenti più piccoli diffusi nel tessuto urbano, anche quest’anno, il festival si muoverà secondo una linea consolidata che mette insieme tradizione e innovazione, grandi artisti e della scena internazionale e giovani musicisti emergenti, in un dialogo continuo fra la storia del jazz e i nuovi linguaggi. Un festival che per questa XXIX edizione ha scelto come titolo: Elogio dell’errore. Come afferma il direttore artistico Riccardo Brazzale, «il jazz, più di ogni altra musica è un linguaggio, un modo di comunicare fortemente basato sulla pratica dell'improvvisazione. In questo è una musica a suo modo imperfetta e in ciò molto simile alla quotidianità umana. Tuttavia, se anche la storia del jazz ha insegnato che l'improvvisazione è frutto di tecniche anche complesse e sofisticate, dietro l'angolo si cela sempre l'insidia dell'errore e, quasi una conseguenza, l'abilità dell'artista nel gestire l'errore, trasformandolo in occasione di creatività. Questo succederà a maggio, a Vicenza, dove musiciste e musicisti, di ogni estrazione culturale e provenienza geografica saranno invitati a cimentarsi nell'arte del trasformare l'errore in bellezza».
Tutte le informazioni e il programma completo sul sito www.vicenzajazz.org.
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