Un ritratto inedito di Bizet in quattro CD
Una nuova uscita nella collana “Portrait” della Bru Zane Label con molti inediti del compositore e un libro ricco di contenuti

È la sesta uscita nella collana “Portraits”, dopo i volumi monografici dedicati a Thédore Gouvy, Théodore Dubois, Marie Jaëll, Félicien David, Ferdinand de la Tombelle. Georges Bizet è certamente il più celebre fra tutti i suoi colleghi ma quello dedicato al compositore nel centocinquantenario della morte è un ritratto fatto di musiche poco note e inedite per il disco. Nelle oltre cinque ore di musica nei quattro CD contenuti nella pubblicazione, che mira a completare la discografia bizetiana polarizzata su Carmen e pochi suoi altri lavori, sono infatti ben sette le prime registrazioni mondiali ma tutte presentano composizioni di raro ascolto che spaziano fra diversi generi esplorati dal talento di Bizet.
Una parte significativa delle registrazioni è dedicata alle musiche composte dal giovane Bizet come prove di concorso del prestigioso Prix de Rome, che, dopo un primo tentativo fallito nel 1853, vinse nel 1857 e che gli consentì di trascorrere i successivi due anni di studio gratuito presso l’Accademia di Francia a Villa Medici. Alcune delle partiture sono state edite per la prima volta in occasione di questa registrazione, come i tre cori per il concorso di prova e la cantata Le Retour de Virginie su testo di Auguste Rollet registrata con l’Orchestre national de Lyon diretta da Ben Glassberg con i solisti Marie-Andrée Bouchard-Lesieur e Cyrille Dubois. Un’altra riscoperta è il coro con orchestra La Mort s'avance, “méditation sur deux études de Frédéric Chopin” su un testo poetico dell’Abbé Pellegrin eseguita dall’Orchestre national de Metz Grand-Est e dal Flemish Radio Choir diretti da David Reiland. Decisamente insolito è Vasco de Gama, una “ode-symphonie” – un curioso mix di elementi presenti nella sinfonia, nell'opera, nella cantata e nell'oratorio – composta da Bizet nel 1860, che riprende un genere inventato da Félicien David in Le Désert del 1844 e frequentato per decenni da diversi compositori come Ernest Reyer, Victorin Joncières e Augusta Holmès. Anche in questo caso la registrazione è affidata all’Orchestre national de Metz Grand-Est e al Flemish Radio Choir diretti da David Reiland con i solisti Mélissa Petit, Cyrille Dubois e Thomas Dolié. Non è un inedito, invece, Djamileh, l’opéra comique del 1872 in un atto ispirata a Namouna di Alfred de Musset, esempio della fascinazione per l’orientalismo tipica del periodo. La nuova registrazione si aggiunge a una non ricchissima discografia ma soprattutto offre la possibilità di ascoltarla nel colore dell’epoca grazie all’esecuzione con strumenti originali dell’orchestra Les Siècles diretta da François-Xavier Roth. La registrazione integrale sarà diffusa da Bru Zane Classical Radio il prossimo 6 aprile alle 21.

Relativamente poco note sono anche le composizioni per pianoforte di Bizet – fra queste un pezzo Venise dedicato alla città lagunare che ospita la sede del Palazzetto Bru Zane e Six choeurs de Gounod da opere del collega operista – qui riproposte nelle esecuzioni di Célia Oneto Bensaid e Nathanaël Gouin. Completa la ricca raccolta di musiche del compositore, la serie delle sue mélodies con le voci del mezzosoprano Adèle Charvet e del tenore Reinoud van Mechelen accompagnati dai pianisti Florian Caroubi e Anthony Romaniuk.
Ricco di informazioni anche il volume in francese e inglese che accompagna i quattro CD, con saggi di Alexandre Dratwicki (“L’aventure du Prix de Rome”), Hector Cornilleau (“Bizet e les salons parisiens”) e Étienne Jardin leggi qui l'intervista (“Trouver sa voie avec Djamileh”) e i testi delle composizioni contenute nelle registrazioni.
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