Firmato il decreto di esproprio per Villa Verdi

Il decreto, operativo una volta registrato, segna l’acquisizione definitiva da parte dello Stato dell’ultima dimora di Giuseppe Verdi

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Villa Sant'agata (foto Federica Scarpioni)
Villa Sant'agata (foto Federica Scarpioni)

A distanza di poco più di due anni dalla chiusura di Villa Verdi a Sant’Agata - frazione di Villanova sull’Arda (PC) - il Ministero della Cultura ha comunicato che Luigi La Rocca, Direttore Generale della Direzione Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, ha firmato ieri, 16 dicembre, il decreto di esproprio dell’ultima dimora di Giuseppe Verdi, atto ora al vaglio degli organi di controllo e che diventerà operativo una volta registrato.

Questo passo, a più di un anno dall’annuncio ufficiale, segna l’acquisizione definitiva da parte dello Stato di un luogo che rappresenta un simbolo fondamentale della cultura e della storia musicale italiana. Villa Verdi, con il suo edificio storico, il parco e la preziosa collezione di arredi, lettere, opere d’arte e oggetti personali dello stesso Verdi, è un patrimonio unico e di inestimabile valore. L’intervento del Ministero si è reso necessario per proteggere questo luogo e renderlo accessibile a tutti, vista la sua importanza anche a livello internazionale. Nelle intenzioni del Ministero, grazie a questa acquisizione sarà possibile avviare lavori urgenti di restauro e manutenzione, salvaguardando Villa Verdi e permettendo di valorizzarla al meglio.

L’immissione in possesso della Villa è prevista per il 28 febbraio 2025, staremo quindi a vedere quali saranno i prossimi concreti passaggi attuati per raggiungere l’obiettivo dichiarato di trasformare Villa Verdi a Sant’Agata in un punto di riferimento per la cultura, la musica e la storia dell’Ottocento.

 

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