Si è chiusa la V edizione di “Musica con Vista”

L’edizione 2024 suggellata dall’incontro “Note di Sostenibilità: Musica e Cultura per lo sviluppo dei nostri territori”

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Musica con Vista, Palazzo Braschi Museo di Roma, Kleio Quartet
Musica con Vista, Palazzo Braschi Museo di Roma, Kleio Quartet

Il Festival "Musica con Vista", evento diffuso di musica da camera all’aperto, si è svolto da giugno a settembre in alcuni dei più suggestivi chiostri, giardini e cortili di dimore storiche italiane. A ideale chiusura del cartellone, l'incontro "Note di Sostenibilità: Musica e Cultura per lo sviluppo dei nostri territori" ha riunito sponsor, partner, enti concertistici e operatori culturali per discutere il ruolo della cultura come motore di sviluppo locale. Simonetta Giordani, segretario generale dell'Associazione Civita, e Francesca Moncada, presidente del Comitato Amur e fondatrice di Le Dimore del Quartetto, hanno introdotto l'evento, che ha esplorato tre temi principali: la creazione di una rete, i temi da sviluppare e gli impatti del festival.

Dopo cinque edizioni, si è espressa la volontà di dare un’identità più unitaria al festival, integrando musica, patrimonio artistico e la bellezza dei territori italiani. Si è evidenziata l'importanza di misurare l’impatto non solo con dati quantitativi, ma anche considerando gli aspetti relazionali ed emotivi. Le piccole realtà locali sono state riconosciute come fondamentali per arricchire il tessuto territoriale, e coinvolgerle nella progettazione di eventi contribuisce a valorizzare le loro peculiarità, creando esperienze autentiche.

Musica con Vista, Castel Nanno, M4gnet Quartet
Musica con Vista, Castel Nanno, M4gnet Quartet

Per garantire il successo e la sostenibilità del festival nel lungo termine, sono stati identificati alcuni elementi chiave: continuità delle attività culturali, accessibilità, diversificazione del pubblico, impatto ambientale e coinvolgimento delle comunità locali. Il festival, grazie alla collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, oggi si presenta come un modello di riferimento per eventi culturali sostenibili e inclusivi, con l'obiettivo di generare valore per le comunità e promuovere il patrimonio artistico italiano.

L'incontro si è concluso con un concerto al Museo di Roma a Palazzo Braschi, dove il Kleio Quartet ha eseguito opere di Haydn e Dvořák. Il festival è stato sostenuto da Poste Italiane, Gruppo AON e organizzato dall'Impresa Sociale Le Dimore del Quartetto insieme al Comitato Amur, con il patrocinio del Ministero del Turismo e di Federculture.

Per maggiori informazioni è possibile visitare i siti www.comitatoamur.it e www.ledimoredelquartetto.eu.

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