L’Arena al Filarmonico nel 2025

La Fondazione Arena celebra i suoi 50 anni dalla riapertura del Teatro Filarmonico con una ricca stagione di opere e concerti inaugurata dal Falstaff di Salieri in gennaio

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Il Teatro Filarmonico di Verona (Foto Ennevi)
Il Teatro Filarmonico di Verona (Foto Ennevi)

La Fondazione Arena di Verona festeggia mezzo secolo di storia del Teatro Filarmonico, ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, con un ricco cartellone di sei produzioni liriche e 12 concerti sinfonici per oltre 50 alzate di sipario. «Questo gioiello del ‘700, voluto dall’Accademia Filarmonica di Verona, la più antica d’Europa, è stato ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale e inaugurato nel 1975. – ha dichiarato Cecilia Gasdia, sovrintendente di Fondazione Arena – Da allora è divenuto il punto di riferimento della musica sinfonica e lirica di Verona. Qui, la qualità e la varietà della proposta artistica continua a crescere, ed è ciò che auspichiamo per il 2025 con tutti gli spettatori che vorranno scoprirla». 

Si apre il 19 gennaio con un nuovo allestimento di Falstaff di Antonio Salieri, l’opera con la quale si inaugurò il ricostruito Filarmonico nel 1975. Inserita nel Festival Mozart a Verona, l’allestimento sarà curato da Paolo Valerio, alla direzione Francesco Ommassini mentre protagonista sarà Giulio Mastrototaro. Dal 16 febbraio arriva La Wally di Alfredo Catalani, nell’allestimento dei teatri lirici emiliani con la regia di Nicola Berloffa e la direzione di Antonio Pirolli, con Maria José Siri, Carlo Ventre, Youngjun Park protagonisti. A 23 anni dall’ultima produzione, torna sulla scena del Filarmonico Dal 16 marzo Elektra di Richard Strauss in una nuova produzione firmata da Yamal Das Irmich, con la direzione di Michael Balke e Lise Lindstrom, Ewa Vesin e Anna Maria Chiuri fra i protagonisti. Dopo l’estate e il 102° Festival areniano, la stagione lirica al Filarmonico riprende il 26 ottobre con Le Villi di Giacomo Puccini, per la prima volta sul palcoscenico veronese, in un allestimento del Teatro Regio di Torino con la regia di Pier Francesco Maestrini, la direzione di Alessandro Cadario e Galeano Salas, Sara Cortolezzis e Gëzim Myshketa protagonisti. Dal 16 al 23 novembre arriva il Rossini buffo de Il Turco in Italia nella produzione di Roberto Catalano per il Teatro Sociale di Rovigo, che a Verona avrà la direzione di Lü Jia e Carlo Lepore, Sara Blanch e Fabio Previati protagonisti. Chiusura di stagione il 14 dicembre con Ernani di Verdi in una nuova allestimento firmato da Stefano Poda con Amartuvshin Enkhbat, Angelo Villari e Alexander Vinogradov nei ruoli principali.

Fra gli appuntamenti della stagione sinfonica, la Grande Messa in do minore di Mozart con la direzione di Enrico Onofri il 31 gennaio nell’ambito del Festival Mozart a Verona, il 28 febbraio Ettore Pagano solista nel Concerto per violoncello e orchestra n. 2 di Šostakovič che con la Sinfonia n. 15 del compositore russo avrà la direzione di Dmitri Jurowsky, il 18 aprile La passione di Gesù Cristo di Antonio Salieri con la direzione di Francesco Ommassini a Pasqua in occasione dei 200 anni dalla morte del compositore. In chiusura di stagione il 5 dicembre una nuova composizione di Orazio Sciortino con Aubade di Poulenc e Sciortino solista e la Sonatina n. 1 per 16 strumenti a fiati “Dall’officina di un invalido” di Richard Strauss con la direzione di Enrico Fagone. 

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