Firenze: tutti i colori di FloReMus

Dal 1° al 20 settembre

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L’Homme Armé (Foto Jacopo Santini)
L’Homme Armé (Foto Jacopo Santini)

Sarà dal 1° al 20 settembre l’edizione 2024 di FloReMus – il rinascimento musicale a Firenze, il festival ideati e promosso dall’ensemble di musica antica “L’Homme Armé”. FloReMus si propone di produrre un’ampia panoramica della musica del Quattro-Cinquecento (concerti, conferenze, laboratori, visite museali) e dei suoi esecutori più di tendenza, in cornici direttamente collegate alla grande esperienza del Rinascimento nella città che più ha influito sulla cultura rinascimentale in tutte le sue sfaccettature artistico-visive, letterarie, musicali, filosofiche, scientifiche e politiche. Le promesse del festival sono state finora mantenute, e infatti il pubblico di appassionati e di curiosi di questo repertorio, italiani e stranieri, di anno in anno sta lentamente crescendo.

Da segnalare in primo luogo i tre concerti serali (ore 21,15, consigliabile la prenotazione  sul sito hommearme.it) del 5, 10 e 18 settembre, rispettivamente nell’auditorium del complesso di Sant’Apollonia, nella splendida Biblioteca di Michelozzo del convento-museo di San Marco, e nella basilica della Santissima Annunziata che custodisce il magnifico organo di Domenico di Lorenzo, costruito nei primi anni del  ‘500, fra i più  antichi in Italia ancora in uso. Il 5 è protagonista lo stesso ensemble l’Homme Armé diretto da Fabio Lombardo, in un programma polifonico prevalentemente fiorentino ma non solo, intitolato O admirabile commercium. Santità e signoria nella musica sacra di fine Quattrocento, musiche di Heinrich Isaac, Josquin Despres, Alessandro Coppini e altri, con un focus molto particolare in cui la celebrazione dei signori (gli Este a Ferrara, i Medici a Firenze) si incrocia al culto dei santi più cari alla committenza e alla comunità dei fedeli. Il 10, nella Biblioteca di Michelozzo,  si ritorna un po’ indietro nel tempo con l’ensemble  spagnolo  Tasto Solo diretto da Guillermo Pérez,  che propone La flor en paradis: le radici dell’Umanesimo musicale, costruito sulle musiche dai principali manoscritti del tardo Medioevo e sui modelli  allora imperanti, come il mottetto (con Anne-Kathryn Olsen soprano, Pau Marcos viella. Guillermo Pérez organetto e direzione).  Il 18 in SS. Annunziata il concerto serale è stavolta a ingresso libero. Si tratta di Salve Regina. Musiche europee sull’organo storico della SS. Annunziata, con il ben noto organista fiammingo-tedesco Léon Berben all’organo di Domenico di Lorenzo, musiche di autori vari fra cui Padovano, Antegnati, i Gabrieli. In questo caso il criterio è cronologico, con una selezione di musiche di pochi anni successive alla costruzione dello strumento.

Accanto a questi tre appuntamenti serali, si ampliano e si modulano tutte le altre proposte, a partire dallo spazio riservato agli emergenti appositamente selezionati dal bando connesso alle edizioni di FloReMus, i cosiddetti concerts à boire delle 12 o delle 19 in orario di aperitivo, come il concerto di lunedì 9 settembre, ore 19, al MAD - Murate Art Disctrict (ingresso 5 euro), Della musica umana.Dell’origine e certezza della musica, con l’ensemble Stultifera Navismusiche di Arcadelt, de Rore, Ortiz, Bovicelli, Lasso, Rognoni intrecciate alla lettura di passi significativi della trattatistica musicale rinascimentale. Come detto, abbiamo anche una serie di conversazioni, conferenze, visite a luoghi e monumenti musicale che va ad implementare non di poco il programma. Segnaliamo almeno, fra le numerose proposte, la conferenza di sabato 7 settembre alle 18 alla Biblioteca delle Oblate dedicata ad una delle cornici più ricorrenti della musica rinascimentale, il banchetto:  L’effimero sostanziale. Trionfi di zucchero, credenze di mostra e piegature di tovaglioli nel banchetto rinascimentale e barocco. Cucina e società cortigiana fra ’500 e ’600, a cura di Luca Priori; le visite guidate pomeridiane ai tesori musicali della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e della Biblioteca Mediceo-Laurenziana  (6, 12 settembre) in cui non mancheranno le esecuzioni dal vivo;  il poter ascoltare ovviamente con programmi d’epoca, due “monumenti” ossia l’organo di Onofrio Zeffirini della Badia Fiorentina (1558) e quello di Dionigi Romani di San Niccolò Oltrarno, l’8 e il 16 settembre. Ma benché abbia un pubblico fortemente fidelizzato, l’Homme Armé sta cercando e sperimentando tipologie laboratoriali per avvicinare un pubblico nuovo, e infatti l’edizione 2024 si apre  domenica 1 settembre con un laboratorio a ingresso libero alla Casa del Popolo di Settignano (dalle 10 alle 17, replicato domenica 8 alle Baracche verdi dell’Isolotto) a cura di Fabio Lombardo e Gianni Guastella.

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