Il fascino polifonico de laReverdie
Per Ferrara Musica un intenso concerto dedicato al culto mariano alla corte estense del primo Quattrocento
Nel giorno in cui la Chiesa cattolica celebra la solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, Ferra Musica ha scelto di offrire al proprio pubblico un appuntamento dal titolo “Lux Letitiae. I fasti della devozione mariana alla Corte di Ferrara al tempo di Lionello”. Protagonista di questo concerto, realizzato in collaborazione con Gallerie Estensi, è stato l’ensemble laReverdie, formazione dalla lunga e consolidata tradizione d’indagine musicale dispiegata con intelligente intuizione e originale approccio interpretativo in un repertorio che dal Medioevo arriva alla polifonia del Quattrocento. Un percorso che, attraversando più di trent’anni di attività, ha permesso ai componenti di questa formazione di plasmare un’affinità espressiva che anche in questa occasione ha mostrato tutto il carattere di una pasta vocale densa e fascinosa.
Partendo da un impaginato al quale questo ensemble ha dedicato anche un recente lavoro discografico, pubblicato nello scorso mese di maggio dall’etichetta Arcana, il folto pubblico presente nella sala della Pinacoteca Nazionale del Palazzo dei Diamanti ha potuto seguire un percorso musicale che, tratteggiato lungo il filo conduttore di testi recitati – tratti da Santa Caterina Vigri Corona de la Madre de Cristo (1460 ca.) – ha offerto composizioni derivate da un codice appartenuto alla corte estense (Modena, Biblioteca Estense Universitaria, MS α.X.1.11, trascrizione moderna a cura di Claudia Caffagni) che documentano in che modo autori quali Guillaume Dufay e John Dunstable si siano cimentati nel genere del mottetto.
Una selezione di brani che, comprendendo anche altri compositori come Gilles Binchois o Leonel Power, si sono susseguiti in un tracciato di ascolto nel quale l’intreccio polifonico vocale veniva via via arricchito grazie a una bella varietà di interventi strumentali a opera degli stessi componenti dell’ensemble, vale a dire Claudia Caffagni (voce e liuto), Livia Caffagni (voce, viella e flauti), Elisabetta De Mircovich (voce e viella), Teodora Tommasi (voce, arpa, flauto), Doron David Sherwin (voce e cornetto), Matteo Zenatti (voce e arpa), ai quali si sono aggiunti Valerio Mazzucconi (trombone) e Emanuele Petracco (voce).
Composizioni che hanno offerto una significativa rappresentazione della ricca tradizione del culto mariano che ha abitato con espressioni musicali affascinanti la cappella estense al tempo di Lionello e Borso, figure di appassionati mecenati che richiamarono a Ferrara molti insigni artisti dell’epoca. Brani proposti in questa occasione da laReverdie attraverso un virtuosismo vocale e strumentale capace di restituire un’espressività mai affettata, bensì estremamente efficace nell’offrire il fascino di certi intrecci armonici, cosi come di alcuni caratteri dinamico-timbrici che impreziosivano l’esperienza di ascolto.
Oasi strumentali come “Specialis virgo” di Dunstable, oppure gli intrecci vocali di “Ave regina celorum” di Binchois o ancora “Ave maris stella” di Dufay hanno proposto alcune delle più riuscite interpretazioni segnate dalla compiuta eleganza espressa da questo ensemble, salutato dai meritati applausi di un pubblico che ha avuto la fortuna di prendere parte ad un appuntamento musicale davvero prezioso, suggellato alla fine da un rapido quanto piacevole brano fuori programma.
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