Il Festival Verdi si annuncia tra curiose polemiche
Un’interrogazione parlamentare di senatori leghisti contesta la Queer night ideata per le prove aperte de Un ballo in maschera, opera al debutto il 24 settembre
Si annuncia tra curiose polemiche l’edizione 2021 del Festival Verdi di Parma. Da qualche giorno, infatti, si sta facendo un gran rumore attorno all’iniziativa denominata Queer night, una serata di festa mascherata promossa per lunedì 20 settembre dalla Fondazione Teatro Regio di Parma in occasione della prova antegenerale dedicata ai più giovani di Un ballo in maschera, titolo che venerdì 24 inaugura la XXI edizione del Festival Verdi.
I senatori parmigiani della Lega Maria Gabriella Saponara e Maurizio Campari hanno presentato un’interrogazione parlamentare contro questa iniziativa, sostenendo che «a Parma un manifesto di Giuseppe Verdi transgender, raffigurato con seno e indumenti femminili, ce lo saremmo risparmiato, ma oggi ogni cosa viene piegata al nuovo conformismo ideologico Lgbt che si vuole imporre a tutto il Paese. Anche la cultura e la tradizione vengono strumentalizzate per farne propaganda. Senza voler entrare nel merito dell'iniziativa, non è sopportabile vedere Giuseppe Verdi rappresentato in un tale modo, un'immagine fortemente offensiva per il Maestro, priva di rispetto e decoro» sostengono infine i senatori che hanno rivolto al ministro alla Cultura un’interrogazione «per sapere che iniziative intenda assumere per far cessare quest’utilizzo improprio dell'immagine del Maestro Verdi».
Dal canto suo Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio di Parma e Direttore artistico del Festival Verdi ha risposto con un comunicato che «la Queer night vuole rendere omaggio alla modernità di Verdi, che è sempre stato uomo e artista precursore dei tempi, anticonformista per eccellenza, come dimostrano le sue scelte di vita e le pesanti censure subite sul piano artistico e sul piano personale. Come dimostra proprio la vicenda di Ballo in maschera, che Festival Verdi presenta nella prima versione ambientata in Svezia, alla corte di Gustavo III, così come originariamente concepita per il debutto a Roma, prima che i censori pontifici intervenissero con pesanti cambiamenti da cui è derivata la trasposizione della vicenda nella Boston coloniale, senza che alcun esplicito riferimento alla omosessualità del sovrano fosse possibile. Tale "incidente" ha ispirato la Queer Night, evento comunicativo promosso nell’ambito di Verdi Off, la rassegna del Festival Verdi che tra i suoi obiettivi ha anche quello di allargare i confini del festival e coinvolgere le comunità più giovani e che frequentano meno l’opera lirica».
Nei giorni successivi si sono susseguite sulla stampa – locale e non – prese di posizione, pareri e considerazioni di melomani, personaggi pubblici e opinionisti più o meno celebri, denunciando oltraggi di ogni genere per una iniziativa che ha impiegato l’immagine di Verdi declinandola in una operazione che potremmo definire – e al di là dei pareri e dei gusti personali – di pura comunicazione, come ce ne sono state (e ce ne saranno) tante altre.
Se si vogliono trattare seriamente le tematiche di genere in campo musicale vi sono ben altre modalità, mentre stando alle fantasiose argomentazioni – a tratti decisamente pretestuose – che si stanno rincorrendo come in un surreale crescendo rossiniano – che peraltro può richiamare significativamente il meccanismo ben spiegato da Don Bartolo nel Barbiere di Siviglia – pare che l’approccio da hater (e senza neppure l'attenuante dell'anonimato) tipico dei “leoni da tastiera” sia tracimato dal mondo online inondando gli altri media. L’impressione di fondo è che si sia francamente perso il senso della misura senza evidentemente avere dimestichezza con il senso del ridicolo.
Ritornando alle cose interessanti, e dunque al cartellone della manifestazione parmigiana, troviamo quindi Roberto Abbado, direttore musicale del Festival Verdi, il 24 settembre dirigere per la prima volta Un ballo in maschera (Gustavo III) nel nuovo allestimento portato in scena da Jacopo Spirei dal progetto di Graham Vick e, in seguito, impegnato sul podio del concerto sinfonico-corale che eseguirà per la prima volta in tempi moderni il Divertissement del 1848 da Nabuchodonosor (26 settembre). Inoltre, Michele Mariotti dirige Simon Boccanegra in forma di concerto (9 ottobre), Daniele Gatti sul podio della Messa da Requiem (2 ottobre), Eleonora Buratto è protagonista del Gala Verdiano (10 ottobre), mentre Lisette Oropesa è impegnata in un recital di arie da salotto (7 ottobre). E ancora le proposte di AroundVerdi, Caravan verdiano e Verdi Off.
Il programma completo si trova sul sito www.teatroregioparma.it.
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