Anche il Palazzetto Bru Zane riparte
A Venezia il Palazzetto Bru Zane riapre le porte al pubblico e annuncia una serie di concerti fino a luglio nel ciclo “Tanti baci da Roma”
Dopo l’annuncio nello scorso aprile e un primo concerto diffuso in streaming, è ripartito “Tanti baci da Roma”, il festival di primavera del Palazzetto Bru Zane dedicato alle composizioni nate a Palazzo Medici, la sede italiana dell’Accademia di Francia. Inaugurato lo scorso 19 aprile con un concerto con quartetti di Ferdinand Hérold, Max d’Ollone e Henri Rabaud eseguite dal Quatuor Hermès diffuso in streaming, il festival è ripartito con esecuzioni dal vivo nella sede veneziana il 14 maggio con “Souvenir d’Italie”, antologia di composizioni di Gounod, Pierné, Massenet, Debussy e Rabuteau interpretate dal pianista François Dumont. Il programma proseguirà il 15 giugno con un recital di mélodies ed estratti di cantate di Gounod, Hillemacher e Pierné fra gli altri interpretate dal soprano Olivia Doray accompagnata da Marine Thoreau La Salle al pianoforte. “Clarinetto da concorso” è il titolo del concerto dell’8 luglio che vedrà protagonista il clarinettista François Lemoine accompagnato dalla pianista Eloïse Bella Kohn in musiche di Mouquet, Marty, Véronge De La Nux, Pierné, D’olonne, Bonis, Rabaud, Gaubert, Debussy. Conclusione il 13 luglio con il Trio Amatis impegnato in composizioni di Max d’Ollone, Gabriel Pierné, Lili Boulanger e Claude Debussy.
Fuori festival, il prossimo 21 maggio è annunciato un concerto con solisti e maestri collaboratori dell’Accademia del Teatro alla Scala che proporranno mélodies ed estratti da opere di André Messager, Benjamin Godard, Jules Massenet, Charles Gounod e Reynaldo Hahn fra gli altri. In programma anche l’incontro “Un pomeriggio a Villa Medici” il 25 maggio con il compositore Claudio Ambrosini in dialogo con il direttore scientifico del Palazzetto Bru Zane Alexandre Dratwicki.
Confermati gli altri appuntamenti già annunciati, compresa l’esposizione dedicata al tema del viaggio dei compositori francesi a Roma curata da Étienne Jardin in collaborazione con Marianne Jugan, finalmente accessibile al pubblico al pianterreno del Palazzetto.
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