Il ricco 2021 della Toscanini
Nuove stagioni, un centro studi, un disco e una radio tra le tante iniziative per il nuovo anno della Fondazione parmigiana guidata da Alberto Triola
Dopo la simbolica ripresa dell’attività concertistica dello scorso giugno, e il ritorno alla clausura imposta dalla seconda ondata della pandemia e mitigata dai concerti in streaming dell’autunno, per la Fondazione Toscanini di Parma si prospetta un 2021 intenso e pieno di iniziative.
Presentati ieri, mercoledì 16 dicembre, in occasione di una conferenza stampa trasmessa online sui canali social della Fondazione, i tanti progetti ideati per il nuovo anno sono stati illustrati dal sovrintendente e direttore artistico Alberto Triola. Oltre a confermare i consolidati appuntamenti della stagione concertistica – che prevede tra gennaio e febbraio quattro appuntamenti in streaming aperti, l’8 gennaio, da un concerto guidato dal direttore principale della Filarmonica Toscanini Enrico Onofri e interamente dedicato ad Haydn –, il cartellone per i più giovani “Arcipelago dei suoni” e la ripresa dei “Concerti della Gazzetta” – il format di appuntamenti domenicali realizzato in collaborazione con il quotidiano locale – è stata presentata la nuova stagione “Salotto Toscanini”. «Con il maestro Onofri – ha sottolineato Triola – la Filarmonica ha intrapreso da qualche mese una importante attività di studio non esclusivamente finalizzata alla esibizione di concerti pubblici, su cui il nostro direttore principale sta investendo molto tempo trovando grande risposta da parte dei nostri musicisti. Per questo abbiamo pensato di dare vita a una nuova stagione cameristica, con protagoniste le nostre prime parti ma anche importanti solisti, che abbiamo voluto chiamare “Salotto Toscanini”. Un titolo esplicativo volto a sottolineare il carattere intimo che condividono il fare musica e l’ascoltare musica». Questi concerti saranno ospitati in un luogo particolare come la sala prove Gavazzeni del Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini, oggetto di un importante intervento di riqualificazione acustica, pensata per ospitare appuntamenti cameristici come quelli del 16 gennaio e 18 febbraio con protagonisti, rispettivamente, il Quintetto d’Archi e il Quartetto D'Archi della Filarmonica. Il 18 febbraio ospite d’eccezione sarà l’artista in residenza Vadym Kholodenko.
Tra le altre iniziative, inoltre, è stato presentato un cofanetto contenente la registrazione in CD del concerto di debutto di Onofri come direttore principale dello scorso ottobre, che ha proposto un programma celebrativo dedicato a Ludwig van Beethoven con la Settima Sinfonia op. 92 e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 5 “Imperatore”, oltre alla riproduzione in copia anastatica di una lettera autografa di Arturo Toscanini scritta il giorno del suo debutto a capo dei Wiener Philharmoniker con la stessa Settima sinfonia beethoveniana.
Altra novità è rappresentata da “Radio T”, una web radio che si potrà seguire e ascoltare sia in modalità podcast sia con live streaming e live show attraverso piattaforme digitali. Uno spazio che si occuperà naturalmente di musica, alternando la musica stessa a momenti di talk, riflessioni, condivisioni e pareri sul mondo della produzione musicale italiana e internazionale. “Radio T” darà anche voce al pubblico, con sale musicali dedicate alle famiglie, ai bambini e ragazzi, con spazi dedicati alla divulgazione della figura di Arturo Toscanini.
Proprio dedicato al grande direttore d’orchestra sarà, infine, il nuovo Centro Studi Internazionale e archivio Arturo Toscanini, uno dei progetti più ambiziosi per il nuovo anno ideato in collaborazione con il Comune di Parma nel quadro delle rinnovate iniziative legate a “Parma capitale italiana della cultura 2020-2021”. «Il Centro Studi Toscanini – ha spiegato ancora Triola – è un modo per dare sostanza e concretezza, oltre che ambizione e respiro programmatico, al fatto di portare il nome di Arturo Toscanini. Saranno istituiti un comitato scientifico, che avrà al suo interno alcune tra le figure più autorevoli a livello internazionale di studiosi e musicologi, e una rete di università, istituzioni, accademie italiane e internazionali che possano mettere a frutto e in comune tutto quello che su Toscanini è possibile studiare, dire, pubblicare. L’obiettivo più importante e più ambizioso sarà quello di dare vita a un portale che renda fruibile nel modo più aperto possibile il lascito materiale documentario, audiovisivo, fonografico, epistolare di Toscanini che oggi è sparso nel mondo».
Per info: www.latoscanini.it.
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