Cecilia va a Roma

Presentato il programma del Festival di Pentecoste di Salisburgo 2021 dedicato alla città natale del direttore artistico Cecilia Bartoli

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Il poster del festival da un disegno di Rudolf Hradil
Il poster del festival da un disegno di Rudolf Hradil

Sarà dedicato a Roma, una delle capitali della musica barocca ma anche fonte inesauribile di ispirazione per generazioni di compositori, il prossimo Festival di Pentecoste di Salisburgo intitolato “Roma Aeterna” in programma dal 21 al 24 maggio. “Da giovane non ero molto consapevole del fascino speciale che Roma esercita su chi la visita. La consapevolezza è cresciuta quando ho cominciato a lasciare Roma per periodi più lunghi per inseguire la mia professione e quando ho approfondito le mie conoscenze di arte e musica. Improvvisamente ho provato un brivido intenso dal contatto con la storia sfogliando l’autografo di Bellini della Norma, conoscendo per la prima volta dei membri della famiglia Pamphili, cantando in una chiesa nel Foro romano o quando ho avuto l’opportunità di essere la prima donna a lavorare con il Coro della Cappella Sistina”, così la romana Cecilia Bartoli, direttore artistico del festival, che, dopo la dolorosa cancellazione dell’edizione 2020 a causa della pandemia, propone un programma molto vario e accattivante.

Si apre il 21 maggio alla Haus für Mozart con una nuova produzione scenica dell’oratorio giovanile händeliano Il trionfo del Tempo e del Disinganno firmata da Robert Carsen con Mélissa Petit, Lawrence Zazzo, Charles Workman e la stessa Bartoli accompagnati da Les Musiciens du Prince diretti da Gianluca Capuano (replica il 23 maggio). Il 22 maggio sarà la volta de La clemenza di Tito di Mozart in forma di concerto con Cecilia Bartoli, Mélissa Petit, Lea Desandre e Peter Kálmán fra gli altri ancora con Les Musiciens du Prince diretti da Capuano. Parlando di Roma, non può mancare la piccinina Tosca che il 24 maggio al Großes Festspielhaus vedrà protagonisti Anja Harteros, Jonas Kaufmann e Bryn Terfel diretti da Zubin Mehta con i complessi del Maggio Musicale Fiorentino. Ben rappresentata anche la musica religiosa con il concerto “Dixit Dominus” degli English Baroque Soloists e del Monteverdi Choir diretti da John Eliot Gardiner in musiche di arcangelo Corelli, Georg Friedrich Händel e Domenico Mazzocchi il 23 maggio alla Felsenreitschule, e l’oratorio Caino ovvero il primo omicidio di Alessandro Scarlatti con l'Ensemble Artaserse e i solisti Philippe Jaroussky, Kresimir Spicer, Inga Kalna, Bruno de Sá, Filippo Mineccia, Paul-Antoine Bénos-Djian e Yannis François il 24 maggio al Mozarteum. Completa il programma il concerto sinfonico dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta in musiche di Ottorino Respighi e Felix Mendelssohn con il violino solista di Maxim Vengerov il 22 maggio al Großes Festspielhaus. Roma anche nella cena di gala in programma alla Felsenreitschule il 23 maggio curata dallo chef stellato Heinz Beck.

Nei quattro giorni del festival è in programma la rassegna cinematografica “Roma Amor” dedicata alla città eterna e realizzata in collaborazione con l’Austrian Film Museum e il gruppo austriaco Das Kino.

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