La scomparsa di Nicolas Joel
Realizzò regie per i principali teatri del mondo e diresse il Capitole di Tolosa e l’Opéra di Parigi
Il regista Nicolas Joel è deceduto improvvisamente il 19 giugno in una clinica di Tolosa a causa di un ictus. Era nato nel 1953 a Parigi e aveva iniziato l’attività teatrale nel 1973 come regista assistente all’Opéra du Rhin di Strasburgo. Nel 1976 Patrice Chéreau l’aveva voluto come proprio assistente per la produzione dell’Anello del Nibelungo del centenario al festival di Bayreuth e ter anni dopo iniziò la propria carriera di regista proprio con una Tetralogia wagneriana all’Opéra du Rhin e all’Opéra di Lione. A differenza di quelle del suo mentore Chéreau, le sue regie erano di concezione piuttosto tradizionale, ma nient’affatto banali, molto eleganti e sempre attente anche ai più piccoli dettagli della recitazione.
Lavorò nei principali teatri del mondo, dalla Staatsoper di Vienna al Covent Garden di Londra, dal Metropolitan di New York al Colón di Buenos Aires. Alla Scala debuttò nel 1994 con La Rondinee vi tornò nel 1999 con la Manon di Massenet, al Regio di Torino era stato applaudito il suo Hamlet di Thomas in versione Anni Venti. Sua la nuova produzione di Aida con cui il Massimo di Palermo riaprì dopo una lunga chiusura per lavori di restauro.
Pur realizzando regie nei teatri d’Europa e d’America, riservò gran parte del suo tempo alla direzione di teatri lirici. Fu direttore artistico del Théâtre du Capitole di Toulouse dal 1990 fino al 2009, quando assunse alla direzione dell’Opéra di Parigi, succedendo a Gérard Mortier. Lasciò l’incarico nell’agosto del 2014, anche a cause di divergenze sul piano finanziario del teatro. Suo successore fu Stéphane Lissner.
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