Salisburgo in formato ridotto
Presentato il programma del festival 2020, ma l’edizione del centenario è rinviata al 2021
Come annunciato sarà un festival di taglia ridotta quello che si svolgerà a Salisburgo dal 1 al 31 agosto. “In tempi segnati da un certo senso di smarrimento, il festival ha preso decisioni che si spera si riveleranno, a posteriori, quelle giuste. – ha detto il direttore artistico Markus Hinterhäuser – Nelle ultime settimane abbiamo visto che il desiderio della gente di riunirsi è diventato travolgente. Quest’anno vivremo un festival diverso, un festival con un numero significativamente inferiore di eventi, con un numero significativamente minore di biglietti disponibili, e quindi con meno visitatori. E sarà un Festival conforme a tutte le esigenze di sicurezza.” Rinviata al 2021 l’edizione del centenario dunque, il festival 2020 sarà in formato ridotto: saranno infatti 110 eventi gli distribuiti nei 30 giorni di durata, in luogo dei 200 previsti su 44 giorni. Dei 230 mila biglietti previsti per l’edizione completa, di cui un terzo circa era già stato venduto in prevendita per un incasso prossimo ai 24,5 milioni di euro, si scende infatti a circa 80 mila. Ridotto anche il numero delle sale che accoglieranno gli spettacoli dalle 16 previste a 8 per consentire una migliore gestione di pubblico e garantire condizioni di massima sicurezza.
Autentico preludio all’edizione 2020 sarà l’inaugurazione della mostra “Il gran teatro del mondo” alla Neue Residenz dedicata ai 100 anni del Festival di Salisburgo, che chiuderà il 31 agosto del 2021. Saranno due le produzioni operistiche in cartellone per 12 recite complessive, entrambe legate al DNA del Festival e della città austriaca. Sarà Elektra di Richard Strass a inaugurare il festival il 1° agosto alla Felsenreitschule in un nuovo allestimento firmato da Krzysztof Warlikowski. Accanto alla protagonista Aušrine Stundyte nel cast, che potrebbe subire modifiche a causa di possibili restrizioni nei movimenti fra paesi, figurano Asmik Grigorian come Chrysothemis, Tanja Ariane Baumgartner come Klytämnestra e Derek Welton come Orest. In buca, i Wiener Philharmoniker diretti da Franz Welser-Möst. Al posto degli annunciati DieZauberföte e Don Giovanni, sarà Così fan tutte il secondo titolo del cartellone operistico a debuttare il 2 agosto al Großes Festspielhaus in un nuovo allestimento firmato da Christof Loy con le scene di Johannes Leiacker. Nel cast Elsa Dreisig, Marianne Crebassa, Andrè Schuen, Bogdan Volkov, Lea Desandre e Johannes Martin Kränzle. Joana Mallwitz, al suo debutto sarà sul podio dei Wiener Philharmoniker.
Saranno 53 i concerti del cartellone. Il tradizionale ciclo sinfonico dell’orchestra di casa, i Wiener Philharmoniker, verdanno succedersi sul podio Andris Nelsons, Riccardo Muti, Christian Thielemann con Elīna Garanča solista, e Gustavo Dudamel con Evgeny Kissin solista. Fra le orchestre ospiti la West-Eastern Divan Orchestra diretta da Daniel Barenboim, i Berliner Philharmoniker diretti da Kirill Petrenko e l’ORF Radio Symphony Orchestra diretta da Kent Nagano. In programma anche un Ciclo Beethoven con la presenza del pianista Igor Levit che in 8 concerti alla Haus für Mozart presenta l’integrale delle Sonate per pianoforte del compositore, e di Daniel Barenboim che il 19 agosto con le Variazioni Diabelli festeggia i 70 anni dal debutto come pianista. Fra i recital solistici in programma concerti di Martha Argerich, Renaud Capuçon, András Schiff, Grigory Sokolov, Daniil Trifonov e Arcadi Volodos. Nel ciclo “Canto lirico” in cartellone recital di Sonya Yoncheva accompagnata dalla Cappella Mediterranea diretta da Leonardo García Alarcón, Cecilia Bartoli accompagnata da Les Musiciens du Prince-Monaco diretti da Gianluca Capuano, Anna Netrebko e Yusif Eyvazov accompagnati dall’Orchestra del Mozarteum diretta da Mikhail Tatarnikov, e Juan Diego Flórez accompagnato da Vincenzo Scalera al pianoforte. Fra gli altri appuntamenti del cartellone, il ciclo contemporaneo “Fragmente – Stille” con la presenza del Klangforum Wien diretto da Emilio Pomàrico in composizioni di Georg Friedrich Haas e Cordula Bürgi, del Minguet Quartet nel Fragmente – Stille, an Diotima di Luigi Nono in omaggio ai 250 anni dalla nascita di Friedrich Hölderlin, e ancora il Klangforum Wien diretto da Sylvain Cambreling con il baritono Otto Katzameier in un programma di musiche di Salvatore Sciarrino.
Completa il programma del festival, una rassegna di prosa con l’immancabile Jedermann di Hugo von Hofmannstahl, quest’anno allestito da Michael Sturminger con Tobias Moretti protagonista,testo ininterrotamente presente a Salisburgo fin dalla prima edizione del festival il 22 agosto 1920 con la regia di Max Reinhardt, omaggiato il prossimo agosto con una breve rassegna cinematografica di film legati alla sua attività teatrale.
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