Ort al femminile

Firenze: dopo Rustioni arriva Eva Ollikainen

News
classica
Beatrice Venezi, Eva Ollikainen, Nil Venditti (Foto Marco Borrelli)
Beatrice Venezi, Eva Ollikainen, Nil Venditti (Foto Marco Borrelli)

Dopo il lungo sodalizio con Daniele Rustioni, a partire dalla prossima stagione il nuovo direttore dell’Orchestra della Toscana sarà la finlandese Eva Ollikainen, trentasette anni ma già una significativa carriera alle spalle, cresciuta all’Accademia Sibelius di Helsinki, e poi sotto la guida di Masur, von Dohnanyi, Haitink e Blomstedt, prossimo direttore principale anche dell’Orchestra Nazionale Islandese. La affiancano come direttori principali ospiti la ventinovenne Beatrice Venezi, lucchese, che ha appena realizzato con l’Ort un cd di pagine pucciniane, e la ventiquattrenne italo-turca Nil Venditti, nata come violoncellista (e vincitrice nel 2015 del premio Abbado) e passata poi sul podio dove, tra le altre esperienze, ha collaborato regolarmente con Nicola Campogrande per il suo “Concerto per Pubblico e Orchestra”. A questo terzetto di ragazze, scelto – assicurano all’Ort – non per qualche trend rosa ma per individuata affinità con i progetti e lo “stile” Ort, va inoltre aggiunta come artista in residenza la violinista, direttore, camerista e organizzatrice Lorenza Borrani, e ancora una bacchetta illustre, James Conlon, come direttore onorario per due produzioni per le prossime stagioni. Una gran bella rosa per festeggiare il prossimo quarantennale dell’orchestra proponendosi, come ha affermato il direttore artistico Giorgio Battistelli, una nuova stagione di innovazione e progettualità, che avrà al suo centro la necessaria capacità di un’orchestra di oggi di essere presente, oltre e al di là della propria stagione, nelle occasioni legate al territorio e al dialogo con la società.

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Dal 2027 sarà il nuovo direttore musicale

classica

Era il "papà" del Rossini Opera Festival

classica

A causa dei tagli alla cultura la coppia di sovrintendenti del teatro lancia l’allarme sui rischi per la sopravvivenza del teatro