Il festival musicale della WDR nel cuore della Vestfalia
Dal 14 al 18 novembre si svolgerà il Tage Alter Musik in Herne
Dal 14 al 18 novembre si svolgerà il Tage Alter Musik in Herne, il festival di musica antica nato nel 1976 che dal 1980 è organizzato in stretta collaborazione con la WDR, la Radio della Germania Occidentale del Land della Renania Settentrionale-Vestfalia che trasmette in diretta o in differita i suoi concerti. L’ensemble laReverdie lo inaugurerà con un programma intitolato L’occhio del cuore dedicato al maestro dell’Ars Nova fiorentina Francesco Landini. Nel testo di presentazione l’artista viene definito organista, compositore, poeta, cantore, liutaio, filosofo, astrologo e come commento al titolo del concerto che fa riferimento alla sua cecità è citato un passaggio del Piccolo principe di Saint-Exupéry: “Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Nei giorni seguenti si ascolteranno diversi concerti a cominciare dalle musiche vocali precedenti e seguenti il Concilio di Trento scritte da Desprez, de Kerle, Ruffo e Palestrina intonate dai Tallis Scholars diretti da Peter Phillips.
Tra molto musica antica spicca la riduzione da camera di Pelléas et Mélisande di Debussy per sei voci e due pianoforti fatta da Marius Constant nel 1992 intitolata Impressions de Pelléas, e tesa a suscitare l’atmosfera creativa nella quale l’opera venne concepita dal suo autore nel 1902.
L’Italia sarà molto presente in questo festival, sia direttamente che indirettamente, come ad esempio nel concerto di Hathor Consort e di Dorothee Mields diretti da Romina Lischka intitolato Poesia nella Capanna di zucca. Questo nome si riferisce al circolo poetico musicale costituito a Königsberg attorno alla metà de Seicento, e alla adozione dello stile italiano della monodia accompagnata espressa da autori poco conosciuti, tra i quali va ricordato il suo pioniere Heinrich Albert.
Con il titolo Recitar Cantando – Recitar Suonando l’Ensemble Arte Musica diretto da Francesco Cera accosterà arie a una e due voci di Sigismondo d’India ad alcune toccate e capricci di Girolamo Frescobaldi, per mostrare le affinità che esistono nella espressione degli affetti tra la musica vocale e quella strumentale dei primi decenni del Seicento.
L’ultimo giorno del Festival il Coro e Orchestra Ghislieri diretto da Giulio Prandi eseguirà il Requiem di Niccolò Jommelli composto a Stoccarda nel 1754 (che assieme a quello di Mozart il gruppo avrà appena presentato nel Concertgebouw di Amsterdam) e la manifestazione si concluderà con Les Voyages de l’Amour (Paris 1736) di Joseph Bodin de Boismortier messa in scena a Parigi nel 1736 per l’Académie royale de musique. L’opéra-ballet già presentata in anteprima nel Centre de musique baroque di Versailles lo scorso settembre, verrà eseguita in forma di concerto dal Purcell Choir e dalla Orfeo Orchestra diretti da György Vashegyi.
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