Il nuovo Festival della Chigiana

Due mesi di durata e oltre sessanta concerti quest’estate a Siena, con i maestri e gli allievi chigiani e tanti ospiti

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L'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
L'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Andrà dal 6 luglio al 31 agosto a Siena l’edizione 2019 del Chigiana International Festival & Summer Academy, che è uno dei festival più antichi d’Italia e d’Europa e allo stesso tempo è radicalmente nuovo, perché da cinque anni il direttore artistico Nicola Sani ha trasformato la vecchia Settimana Chigiana in qualcosa di diverso. Questa nuova linea del festival si caratterizza anche per la stretta unione unire di formazione artistica – ovvero i prestigiosi corsi estivi dell’Accademia Chigiana - e produzione, che si può ravvisare nella gran parte dei concerti in programma. 

Il festival di quest’anno reca il titolo “Out of Nature” ed è suddiviso in vari settori. Legends  ha come protagonisti principali i veramente leggendari maestri chigiani. Per l’inaugurazione Lilya Zilberstein esegue il Concerto per pianoforte diČajkovskij con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, che torna a Siena dopo molti anni, con il suo direttore musicale Fabio Luisi. La stessa Zilberstein due giorni dopo suona in duo con un altro maestro chigiano, il violoncellista Antonio Meneses, e dopo altri due giorni con i suoi due figli, anch’essi pianisti. E poi i recital del flautista Patrick Gallois, del chitarrista Eliot Fisk, dell’oboista Christian Schmitt, del violoncellista David Geringas e altri ancora. Spesso i docenti suoneranno in varie formazioni cameristiche insieme sia ad altri docenti che agli allievi: Bruno Giuranna in un trio per le Variazioni Goldberg di Bach, Alessandro Carbonare e Boris Belkin in un ottetto per Schubert, Salvatore Accardo in duo con Bruno Canino per eseguire, tra l’altro, Dikhthas, scritto per loro nel 1980 da Iannis Xenakis. Questo compositore/architetto greco, pioniere della musica elettronicauno dei grandi dell’avanguardia della seconda metà del secolo scorso, è il protagonista del focus riservato ogni anno a un autore contemporaneo e sono ben venti le sue composizioni distribuite in vari concerti.

Dedicata specificamente alla musica contemporanea è la sezione Today. Manu Delago, percussionista e compositore noto anche per la sua collaborazione con Björk, esegue per la prima volta dal vivo Parasol Peak, un suo progetto formato da otto composizioni originali, che sono state realizzate durante un’impervia scalata alpina e testimoniate in un film. I docenti chigiani David Krakauer, Giuseppe Ettorre e Antonio Caggiano suonano musiche di Frank Zappa e Charles Mingus. Today presenta anche varie prime esecuzioni assolute di Mari Kimura, Giorgio Nottoli, Nicola Bernardini, Dai Fujikura, Lucio Gregoretti e Gene Coleman. Mario Bertoncini, recentemente scomparso, è ricordato con l’esecuzione di Tune, un suo pezzo del 1965, eseguito dal Chigiana Percussion Ensemble e dal maestro chigiano Antonio Caggiano, che sono molto presenti in questa sezione, così come il Quartetto Prometeo, in residenza a Siena, che esegue musiche degli allievi del corso di composizione tenuto da Salvatore Sciarrino. Quest’ultimo concerto ci introduce ad un’altra sezione del festival, Factor, che presenta i risultati ottenuti dagli allievi dei vari corsi dell’Accademia Chigiana, tra cui per ragioni di spazio si citano qui soltanto i due concerti che vedranno gli allievi del corso di direzione d’orchestra di Daniele Gatti sul podio dell’Orchestra Giovanile Italiana.

Off the wallè la sezione dei concerti che si svolgono fuori di Siena, in luoghi di grande bellezza, come l’abbazia di San Galgano, che ospiterà due concerti, uno con l’Orchestra Giovanile Italiana diretta da Luciano Acocella e con Boris Belkin impegnato nel Concerto per violino di Brahms, l’altro con il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati in musiche sacre dal Rinascimento fino a Verdi. Questo stesso coro è protagonista di vari altri concerti, dimostrando una grande versatilità e uscendo dai confini della musica sacra: passa infatti dai madrigali rinascimentali di Marenzio e Monteverdi a Brahms e ai moderni Xenakis e Lauridsen.

Quest’anno si fa anche un passo in direzione dell’opera, che alcuni anni fa era regolarmente presente nei programmi della Chigiana: gli allievi del corso di canto eseguono Il barbiere di Siviglia di Paisiello, con un insieme strumentale ridotto e con la regia di Cesare Scarton.

Qui il programma completo degli oltre sessanta concerti

 

 

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