Lo Sconcerto di Elio al Teatro Verdi di Padova
L’opera del compositore Giorgio Battistelli in una nuova produzione del Teatro Stabile e dell’Orchestra di Padova e del Veneto
Nello scompiglio generale che accompagna l’inizio dello spettacolo, il brulichio del pubblico raggiunge la scena. Mentre una parte dell’orchestra prende il proprio posto, altri cercano di rimediare al ritardo abbandonando la propria bicicletta a un angolo del palco, improvvisando un cambio d’abito direttamente davanti agli spettatori, o ancora un corteggiamento con tanto di mazzo di fiori in mano. A ripensarci, fa sorridere che nessuno si sia accorto di essere già nel pieno del proprio Sconcerto, teatro di musica per attore e orchestra di Giorgio Battistelli.
Improvvisamente qualcuno si insospettisce e la soglia del brusio del Teatro Verdi di Padova si abbassa, mentre i suoni, che nell’indifferenza del pubblico apparivano tanto confusi, a un ascolto più attento sembrano riassestarsi per accompagnare la difficile entrata del direttore, qui interpretato da Elio in un’insolita versione engagé.
Sconcerto mette in scena la sua ansia da prestazione, la paura di non riuscire più a dirigere le proprie idee, gli strumenti dell’orchestra. Nella più ampia duttilità, tra citazioni e originali manifestazioni, la musica si modella al flusso degli stati d’animo del direttore, confidati in un articolato monologo sul palco della sua mente.
A otto anni dal suo debutto, il testo di Franco Marcoaldi si rinnova senza alcuna forzatura per mettere in gioco le preoccupazioni che asfissiano l’Italia odierna, dal disorientamento sociale fino al reddito di cittadinanza, passando per lo sfruttamento del pianeta, tema tanto caro al compositore.
Nascosto dietro il leggio, la presenza di Marco Angius si avverte costantemente nella piena valorizzazione dei dettagli che animano la partitura di Battistelli, nella qualità del suono dell’Orchestra di Padova e del Veneto che qui si propone quale strumento ideale alla piena riuscita dello spettacolo.
Sconcerto, in questa nuova produzione del Teatro Stabile del Veneto con la regia di Daniele De Plano, riprende il 16, 17 e 18 novembre.
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