Napoli: Sicut Sagittae
La terza edizione della rassegna di musica barocca
La terza edizione della rassegna di musica barocca Sicut Sagittae sarà dedicata alla musica strumentale e si svolgerà nel cuore del centro storico di Napoli in tre diversi momenti. Il violoncello sarà il protagonista della prima parte, nei giorni 4, 5 e 6 ottobre, con un concerto della Accademia Ottoboni diretta da Marco Ceccato, un incontro di studi internazionale seguito da una lezione-concerto aperitivo e un programma solista di Adriano Fazio, e infine un concerto dell’ensemble La Sambuca Lyncea dedicato alla scuola napoletana tra Seicento e Settecento.
La seconda parte, intitolata ‘Per ogni sorte d’istromenti’ si svolgerà tra la fine di novembre, il 28 e il 30, e l’inizio di dicembre, l’1 e il 2. L’ensemble Il Dolce Conforto diretto da Franziska Fleischander metterà in risalto il salterio, mentre Pino De Vittorio e Marcello Vitale valorizzeranno la presenza della chitarra battente nella musica tradizionale dell’Italia meridionale. Gli ultimi appuntamenti della rassegna saranno dedicati al pionieristico ruolo del clavicembalo nella musica partenopea, con una lezione-concerto di Catalina Vicens, e al liuto e alla cetra con Crawford Young che accompagnerà Patrizia Bovi in una incursione nel mondo delle musiche create fra Umanesimo e Rinascimento per intonare versi improvvisati, sulla base della tradizione letteraria epico-cavalleresca. Inoltre l’ensemble Port de Voix diretto da Angelo Trancone eseguirà l’oratorio a 5 voci con violini di Donato Ricchezza La Ruina degli Angeli. La rassegna è diretta da Antonio Florio con la consulenza musicologica di Dinko Fabris, ed è organizzata da Il Canto di Virgilio e dalla Cappella Neapolitana. Tutti gli eventi che rappresentano un interessante dialogo tra la pratica artistico-musicale e la ricerca storica si svolgeranno nella Domus Ars di via Santa Chiara 10c, nella chiesa sconsacrata di San Francesco delle Monache, tranne l’incontro con Catalina Vicens che verrà ospitato dal Conservatorio San Pietro a Majella.
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