La nuova stagione musicale del Teatro di Pordenone

Dal doppio concerto della GMJO alla Nona di Beethoven, originalità e ospiti internazionali

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La locandina del Teatro Verdi di Pordenone
La locandina del Teatro Verdi di Pordenone

La nuova stagione musicale del Teatro G. Verdi di Pordenone apre con il doppio concerto (3 e 4 settembre) della Gustav Mahler Jugendorchester. Si rinnova così la collaborazione tra la il Teatro e l’Orchestra giovanile più famosa al mondo attraverso la residenza artistica che le consente di allestire il tour europeo che si concluderà proprio a Pordenone con il Primo Concerto di Sostakovich e il Secondo di Dvořák interpretati dalla star del violoncello Gautier Capuçon. Sul podio, Lorenzo Viotti dirigerà la Sesta di Cajkovskij e la Quinta di Mahler. Sul versante sinfonico la programmazione prosegue con la Terza di Brahms e la Nona di Dvořák affidata all’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Michele Mariotti per culminare con la Nona di Beethoven dell’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Slovena con Sabina Von Walther, Stefanie Iranyi, Cameron Backer e Jochen Kupfer solisti.

Fabio Biondi e la sua Europa Galante presentano le quattro Ouvertures per orchestra di Bach, Michele Campanella e Monica Leone siedono al pianoforte per la Petite Messe Solennelle di Rossini mentre Guido Rimonda e la Camerata Ducale Vercelli offrono una retrospettiva su Giovan Battista Viotti. Grande attesa è riservata per l’arrivo di Alexander Malofeev, giovanissimo del pianoforte che a soli sedici anni sta conquistando il pubblico ad ogni angolo del mondo e che condividerà il palco del Verdi con l’Orchestra della Toscana nel Terzo Concerto di Prokofiev. L’originalità che colora la nuova programmazione presenta i Quartetti di Ligeti in una staffetta tra il Quartour Van Kuijk e il Jack Quartet insieme al Primo Quartetto di Carter e quelli di due tra le più note compositrici della musica d’oggi. Mario Brunello ripercorre le colonne sonore dei film più celebri mentre Emanuele Arciuli indaga il repertorio pianistico americano da John Adams a Frederic Rzewski in un progetto destinato a coinvolgere PordenoneLegge, così come la versione integrale de L’histoire du soldat di Stravinsky eseguito in prima nazionale dall’Ensamble Zipangu.

 

 

 

 

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