Si chiude il Caso Levine
«Sulla base degli elementi raccolti attraverso una scrupolosa investigazione condotta da consulenti esterni durata oltre tre mesi, la Metropolitan Opera ha terminato ogni rapporto con James Levine come direttore emerito e direttore artistico del suo programma destinato a giovani artisti». Con queste parole, che aprono lo scarno comunicato pubblicato ieri nel proprio sito, la Metropolitan Opera di New York ha di fatto licenziato e definitivamente chiuso ogni collaborazione con il direttore d’orchestra James Levine dopo quarant’anni di collaborazione e oltre 2500 rappresentazioni.
Già lo scorso dicembre Levine era già stato immediatamente sospeso dagli impegni previsti in teatro sull’onda dello scandalo provocato dalla pubblicazione nel New York Times di un articolo, nel quale Levine veniva accusato di molestie sessuali da quattro presunte vittime, alcune delle quali minorenni all’epoca dei fatti contestati. Su quella base, il teatro aveva ordinato un’inchiesta, che per quasi tre mesi ha coinvolto oltre 70 testimoni. “L’investigazione ha portato alla luce prove credibili che il Signor Levine ha perpetrato abusi e molestie sessuali prima e durante il periodo in cui ha lavorato al Met” ha concluso l’inchiesta. Vittime di Levine sarebbero stati soprattutto “artisti vulnerabili nelle fasi iniziali delle rispettive carriere.”
Da parte sua Levine ha sempre negato ogni accusa. Già lo scorso dicembre, Levine aveva sostenuto che le accuse erano infondate e in un comunicato aveva dichiarato: “come chiunque possa dire di conoscermi proverebbe, non ho vissuto la mia vita come un oppressore o un aggressore.” Se siano fondate le accuse o no si vedrà, ma sembra certo che, per l’età avanzata e il precario stato di salute, sembrano molto limitate le possibilità che il direttore musicale possa tornare a dirigere nel suo teatro o altrove. Come Levine, anche a un altro prestigioso direttore d’orchestra, lo svizzero Charles Dutoit, accuse di molestie sessuali da parte di alcune donne sono costate il posto di direttore principale e artistico della Royal Philharmonic Orchestra lo scorso dicembre.
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