Il Kaiser a Madrid

Per la prima volta in Spagna il Kaiser di Ullmann, in una versione per grande orchestra

Recensione
classica
Teatro Real Madrid
Viktor Ullmann
12 Giugno 2016
Lodevole operazione quella di rappresentare per la prima volta in Spagna, l'opera concepita nel '43 nella città ghetto di Terezin da Victor Ullmann, poco prima di essere deportato ad Auschwitz, dove poi morì, assieme all'autore del libretto Peter Kien. Ugualmente meritevole l'intenzione di celebrarne la figura con l'esecuzione di alcune sue composizioni orchestrate e arrangiate dal direttore Pedro Halffter, prima della rappresentazione della breve opera. Non altrettanto condivisibile a nostro parere l'operazione (comprensibile per l'allestimento in un grande teatro) di fare di questo prezioso gioiello, concepito in quell'ambiente ricco di fermenti ma povero di mezzi che era il ghetto di Terezin, un'opera per grande orchestra. La bellissima partitura di Ullmann prevedeva un'orchestra di 13 strumenti, con tanto di banjo, chitarra, armonium, sax e clavicembalo, con una concezione prettamente cameristica e a tratti da music hall. Affiora lo spirito graffiante di Weill, ma anche del primo Schoenberg e di Mahler: la versione di Halffter, sicuramente di notevole fattura, esalta i caratteri di questi ultimi influssi, dando all'opera uno spessore sinfonico di grande rilievo ma che non le appartiene. Lo spirito sarcastico di questa allegoria del totalitarismo viene quindi un po' attenuato da una certa ampollosità orchestrale, così come da una regia ridondante e troppo colorata, l'ironia tragica e amara decade nella cartolina: un po' trita e ritrita la foggia da Marlene Dietrich/Angelo azzurro, del Tamburo maggiore! Detto ciò la conduzione musicale è stata molto buona, salutata convinta dal pubblico: vocalmente e attorialmente il cast si è mosso benissimo, con ritmo e con una resa di livello, dove da segnalare è la voce di basso di nel ruolo de 'La Morte'.

Interpreti: L'imperatore Overall: Alejandro Marco-Buhrmester - L'altoparlante:
Martin Winkler - La Morte: Torben Jürgens – Arlecchino: Roger Padullés - Un soldado: Albert Casals – Bubikopf: Sonia de Munck - Il tamburo maggiore: 
Ana Ibarra

Regia: Gustavo Tambascio

Scene: Ricardo Sánchez Cuerda

Costumi: Jesús Ruiz

Orchestra: Teatro Real

Direttore: Pedro Halffter

Luci: 
Felipe Ramos

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