Parma Jazz: i vent’anni (ri)partono con gli Oregon

Compiere vent’anni per un festival come Parma Jazz Frontiere significa rendere omaggio a quattro lustri di concerti, produzioni, progetti e visioni che vanno molto al di là dell’evento celebrativo, ma rappresentano un patrimonio sul quale costruire una prospettiva di sviluppo coerente e, proprio per questo, sempre aperta, curiosa, innovativa. “Frontiere” musicali (ma anche culturali), appunto, perlustrate nell’intento di tracciare vie diverse, non scontate, come hanno fatto i componenti di una formazione come quella degli Oregon, gruppo che ha inaugurato questo cartellone, emblema di percorso artistico che col passare del tempo sa rinnovarsi rimanendo fedele a se stesso. Una miscela che ha ritrovato forma compiuta anche in questa occasione, attraverso le sonorità scaturite da una formazione che vede oggi, accanto ai fondatori Paul McCandless alle ance e Ralph Towner alla chitarra e pianoforte, la batteria di Mark Walker e il contrabbasso di Paolino Dalla Porta, che ha recentemente raccolto il testimone di Glen Moore. Fin dalla celebre "If", brano che ha aperto la serata, si è iniziata a comporre l'atmosfera di scambio espressivo che ha segnato tutto il concerto, plasmando la materia sonora in dialoghi tratteggiati con rodata affinità interpretativa. Impressioni ampliate dal successivo brano "Anthem", composizione di Ralph Towner apparsa nell'omonimo album da solista del 2001 e qui presentata attraverso un morbido avvio condiviso tra chitarra e contrabbasso, per poi vestirsi degli eleganti disegni melodici di McCandless e dei discreti intarsi ritmici di Walker. Poi ancora brani del repertorio Oregon, con tanti applausi e un bis alla fine, a suggello della bella serata.

Interpreti: Paul McCandless (oboe, sax soprano), Ralph Towner (chitarra, pianoforte), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Mark Walker (batteria, percussioni).