Il gioco, inferno e paradiso

La prima assoluta di un dittico di Martinelli e Carrara apre lo Sperimentale di Spoleto

Recensione
classica
Teatro Lirico Sperimentale "A.Belli" Spoleto
Carrara
12 Settembre 2014
Nel Giocatore un uomo rovinato - economicamente ma anche psicologicamente - dalle slot machines racconta in un monologo la sua discesa all'inferno, su un palcoscenico vuoto e buio, perché il buco nero in cui è sprofondato è il vuoto della sua stessa anima. L'attore Alessandro Argani recita il testo spietato di Marco Martinelli - drammaturgo, regista, fondatore del Teatro della Albe - in modo di volta in volta rabbioso, autoassolutorio, tormentato, ironico, tanto più incisivo in quanto totalmente privo di teatralità esteriore. La musica di Cristian Carrara non si mescola alle parole ma s'inserisce nelle pause con interventi misurati e lucidi, distanti dalla psicopatia e dai deliri del protagonista, eppure totalmente intonati per vie misteriose a quanto accade in scena. Carrara si ritaglia anche degli spazi per brevi interventi in una lingua misteriosa di due cantanti, forse due demoni tentatori, forse due angeli che portano una luce mistica nel mondo in cui il protagonista si dibatte. Il secondo pannello di questo dittico è un'opera per bambini, di cui il giovane compositore può ormai essere considerato uno specialista. I Luoghi Comuni sono i giardinetti, i cortili condominiali, tutti quei luoghi dove i bambini possono incontrarsi e giocare insieme. Ci sono anche qui brevi interventi di due cantanti, che hanno una funzione negativa, critica, ma i protagonisti assoluti sono una fatina - l'attrice, Ermanna Montanari, cofondatrice delle Albe - e un folto gruppo di bambini, che partecipano con entusiasmo contagioso, saltando, correndo, parlando. Ma testo e musica appaiono troppo zuccherosi anche per una fiaba infantile e il risultato appare inferiore alla prima parte, in cui recitazione e musica si alleano in modo originale per dar vita a una nuova forma di teatro musicale contemporaneo, legato all'attualità, stringato ma di aspra efficacia espressiva. Realizzazione di alto livello, garantita dalla regia dello stesso Martinelli e dall'attenta direzione di Flavio Emilio Scogna. Ottimi i due attori e puntuali nei loro interventi i giovani cantanti dello Sperimentale.

Interpreti: Alessandro Argani e Ermanna Montanari, attori; Chiara Margarito, Rosaria Fabiana Angotti, Edoardo Milletti e Marco Rencini, cantanti

Regia: Marco Martinelli

Scene: Ermanna Montanari

Costumi: Ermanna Montanari

Orchestra: Ensemble strumentale dell'O.T.Li.S. - Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale

Direttore: Flavio Emilio Scogna

Luci: Luca Fagioli, Enrico Isola

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.

classica

A Colonia l’Orlando di Händel tratta dall’Ariosto e l’Orlando di Virginia Woolf si fondono nel singolare allestimento firmato da Rafael Villalobos con Xavier Sabata protagonista