Le voci di Monteverdi
A Roma successo di pubblico per il concerto diretto da Alessandrini
Recensione
classica
Sicuramente di alto livello qualitativo il programma proposto dal Concerto Italiano diretto da Rinaldo Alessandrini all’Istituzione Universitaria dei Concerti, interamente dedicato a Claudio Monteverdi. Bella la scelta di passare da un brano all’altro – anche alternando lo strumentale al vocale – senza soluzione di continuità, in modo da creare un percorso chiaro attraverso il mondo espressivo del musicista cremonese. Pure l’acustica dell’Aula Magna dell’Università La Sapienza – non particolarmente favorevole al repertorio antico – si è dovuta arrendere all’energia sonora del gruppo, anche se qui va aggiunto che il merito è stato soprattutto degli interpreti vocali, risultando i brani strumentali, tra cui le Sinfonie da “Orfeo” e “Il ritorno di Ulisse in patria”, un po’ evanescenti, meno efficaci di quanto ci si sarebbe aspettato. Sotto la guida molto presente di Alessandrini, i componenti del gruppo si sono comunque comportati in maniera diversificata. Nel basso continuo si è distinto per impegno Ugo Di Giovanni alla tiorba, mentre la posizione del secondo clavicembalo, affidato a Francesco Moi, lo ha reso poco udibile rispetto allo strumento che aveva a disposizione il direttore. Tra i cantanti un encomio particolare alle voci maschili, in particolare quelle dei tenori Gianluca Ferrarini e Luca Dondolo, vero fulcro di molti dei brani presentati, anche a livello solistico. Eccellente il secondo come narratore nel Combattimento di Tancredi e Clorinda, malgrado un’interpretazione generale del brano un po’ troppo affrettata, mentre il primo ha dato splendidi accenti al Tirsi del brano finale. Belle le sonorità, in generale, ma probabilmente Monteverdi avrebbe gradito un po’ più di recitazione, per migliorare la comprensione dei testi.
Interpreti: Concerto Italiano
Direttore: Rinaldo Alessandrini
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