Troppi video per King Arthur

Romaeuropa Festival: non convince la regia del gruppo Motus

Recensione
classica
Romaeuropa Festival Roma
Henry Purcell
19 Ottobre 2014
Sicuramente complessa la drammaturgia che richiedeva il “King Arthur”, lavoro dove il testo di John Dryden incontrava le musiche di Henry Purcell, in una sorta di semi-opera all’epoca altamente celebrativa della corona inglese. Nello spettacolo presentato al Teatro Argentina per il Romaeuropa Festival il gruppo Motus ha scelto di reintepretarlo, in modo molto libero. Teatro musicale – e qui la firma di Purcell dava ottime garanzie – e teatro parlato non hanno dialogato però come il lavoro originario avrebbe richiesto, anche se in una nuova interpretazione. Che ha finito sul giocare soprattutto su una sezione video creata appositamente, – lo schermo campeggiava sullo sfondo della scena – nella quale è stato alternato materiale preregistrato e proiezioni in diretta di quanto avveniva in una stanza semivisibile sul fondo del palco. Fin qui nulla di sconcertante, ma il taglio complessivo del materiale proiettato ha finito per prendere il sopravvento sul resto: le riprese con un continuo e ossessivo movimento della stessa videocamera, i giochi di luci e ombre che forse miravano a un effetto onirico ma finivano con risultare poco gradevoli vista l’oscurità che regnava sulla scena, la scelta di presentare talvolta anche gli interpreti vocali attraverso il video, senza considerare quel minimo ma fastidioso scarto di sincronia tra immagine e canto, ebbene questi elementi non hanno favorito la creazione di quel ponte sperimentale tra teatro barocco e teatro contemporaneo cui evidentemente il gruppo Motus puntava. Bravi comunque i musicisti dell’Ensemble Sezione Aurea, sul palco insieme a validi cantanti tra cui merita di essere menzionato il controtenore Carlo Vistoli. Apprezzabili anche gli attori in scena, ma sono davvero queste le nuove strade del teatro, musicale e parlato?

Note: spazio scenico Enrico Casagrande e Daniela Nicolò in collaborazione con Damiano Bagli e Silvia Calderoni luci Alessio Spirli e Marie-Sol Kym sound design Fabio Vignaroli riprese e montaggio video END&DNA cameraman in live Andrea Gallo costumi Antonio Marras (in video abiti di RRUNA) assistenti alla regia Silvia Albanese, Ilenia Caleo Prima esecuzione italiana nuova produzione Motus, Sagra Musicale Malatestiana 2014 in collaborazione con Romaeuropa Festival, Amat/Comune di Pesaro e con Teatro di Roma

Interpreti: attori: Glen Çaçi (King Arthur) Silvia Calderoni (Emmeline) in video: Enrico Casagrande, Damiano Bagli, Jan ed Era Çaçi musicisti (Ensemble Sezione Aurea): soprano Laura Catrani soprano Yuliya Poleshchuk controtenore Carlo Vistoli ensemble Sezione Aurea direzione e violino Luca Giardini violino Ayako Matsunaga oboe Michele Antonello oboe Aviad Gershoni viola Teresa Ceccato viola da gamba Rosita Ippolito violone Giancarlo De Frenza tiorba Giangiacomo Pinardi cembalo Filippo Pantieri

Regia: Daniela Nicolò e Enrico Casagrande / Motus

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