Quasi un’associazione di idee lega l’immagine del distributore Texaco che chiudeva “L’oro del Reno” con l’Azerbaigian ancora rurale della prima corsa all’oro nero di fine Ottocento che apre “Walkiria”. Non è solo un salto spazio-temporale ma anche di coordinate drammaturgiche, che in “Walkiria” seguono una sequenza storica molto precisa, chiusa dal sabotaggio dei pozzi a Baku nel 1942 per impedirne la conquista agli aggressori tedeschi. Ci sono ancora proiezioni (più intonate al cinema d’avanguarda dell’epoca) ma il passo scelto da Castorf è più classico e la trama più lineare. Tuttavia l’insistenza sulla precisione storica sfiora talvolta il didascalico e alla fine scappa anche qualche isolato buh in sala, forse di qualche wagneriano tradizionalista per l’eccesso di simbologia veterosovietica nella cavalcata delle walkirie (qui autentico defilé di moda femminile russa attraverso varie epoche) al sonno di Brünnhilde. Si scoprono anche le prima carte del disegno drammaturgico di questo “Anello”: la fine dell’età dell’oro (nero) e la decadenza dell’umanità nei conflitti guidati dall’avidità. Non siamo, in fondo, così lontani dal pessimismo wagneriano. Interessante seguirne lo sviluppo. Anche musicalmente, Petrenko conferma la predilezione per un Wagner dai colori crepuscolare e dai toni sommessi. Grande pulizia sonora anche per “Valchiria” che sostiene efficacemente una distribuzione meglio assortita, con le prove superlative di Johan Botha, Anja Kampe e Kwangchul Youn salutati con ovazioni entusiastiche. Wolfgang Koch è “diversamente” Wotan, tutto giocato sull’introversione e poco incline al protagonismo. Catherine Foster non è certo la Brünnhilde ideale per via di un’emissione difficile e discontinua, ma funziona nel disegno dello spettacolo. Tutti festeggiatissimi.
Note: Produzione del Bayreuther Festspiele 2013. Date rappresentazioni: 28 luglio, 5, 11 e 23 agosto 2014.
Interpreti: Johan Botha (Siegmund), Kwangchul Youn (Hunding), Wolfgang Koch (Wotan), Anja Kampe (Sieglinde), Catherine Foster (Brünnhilde), Claudia Mahnke (Fricka), Allison Oakes (Gerhilde), Dara Hobbs (Ortlinde), Claudia Mahnke (Waltraute), Nadine Weissmann (Schwertleite), Christiane Kohl (Helmwige), Julia Rutigliano (Siegrune), Okka von der Damerau (Grimgerde), Alexandra Petersamer (Rossweisse)
Regia: Frank Castorf
Scene: Aleksandar Denić
Costumi: Adriana Braga Peretzki
Orchestra: Das Festspielorchester
Direttore: Kirill Petrenko
Luci: Rainer Casper (video: Andreas Deinert e Jens Crull)