Orchestra di talenti

La Young Talents Orchestra EY alla Villa Doria-Pamphilj di Roma per I Concerti nel Parco

Recensione
classica
I Concerti nel Parco Roma
11 Luglio 2014
Che la sezione italiana di EY, ovvero Ernst & Young, network mondiale di servizi di revisione e organizzazione contabile, abbia creato e finanzi un'orchestra di giovani talenti sarebbe considerato normale in America ma è sorprendente in Italia, dove i grandi gruppi economici fanno poco mecenatismo artistico in generale e pochissimo per i giovani. La Young Talents Orchestra EY è formata da musicisti tra i 17 e i 26 anni, che si riuniscono più volte all'anno per sessioni di perfezionamento con prime parti delle orchestre di Santa Cecilia e della Scala e per le prove. Si è presentata con un programma molto impegnativo, che si apriva con un temibile banco di prova quale l'ouverture delle Nozze di Figaro, diretta da Carlo Rizzari a un tempo molto spedito, giustamente: è o non è una "folle giornata"? I giovani strumentisti ci si sono gettati con entusiasmo ma, qua e là, anche con un po' di affanno. Problemi superati nella Sinfonia Italiana di Mendelssohn, che non è da meno delle Nozze sia quanto a velocità del primo e dell'ultimo movimento sia quanto a passaggi delicati, per tutti ma in particolare per i fiati. Gli archi erano luminosi, eleganti e leggeri, ma con un suono pieno che compensava le dimensioni relativamente esigue dell'orchestra (un po' più di quaranta elementi) e l'acustica dispersiva del plein air. I fiati intervenivano puntuali in dialoghi animati e colorati. Lo slancio e la freschezza compensavano ad abundantiam qualche segno d'inesperienza. In definitiva lo spirito di questa sinfonia scritta da un Mendelssohn poco più che ventenne era assolutamente centrato. Naturalmente il merito è anche di Carlo Rizzari che, oltre ad allenare l'orchestra e a guidarla con sollecita attenzione, ha raggiunto l'equilibrio ideale tra contrappunto ed energia tedesche e grazia e vivacità italiane. Tra Mozart e Mendelssohn stava il Concerto per violino di Beethoven: Francesca Dego, coetanea degli strumentisti dell'orchestra, ne ha offerto un'interpretazione esemplare per equilibrio classico, eleganza di fraseggio e delicatezza d'espressione, confermandosi tra le migliori speranze del violinismo odierno.

Interpreti: Francesca Dego, violino

Orchestra: Young Talents Orchestra EY

Direttore: Carlo Rizzari

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.