Complicate trame sinfoniche per Borromini

Applaudito il lavoro di Maxwell Davies ma la serata sarà ricordata grazie a Respighi

Recensione
classica
Accademia di Santa Cecilia Roma
27 Giugno 2014
Come ha spiegato agli ascoltatori Antonio Pappano prima di accingersi a dirigere la X Sinfonia del connazionale Peter Maxwell Davies, superare il fatidico numero nove è ancor oggi – quasi due secoli dopo Beethoven – una sfida per un compositore che si dedichi al genere sinfonico. Maxwell Davies l’ha fatto realizzando un tributo all’Italia e, in particolare, alle opere e all’architettura del Borromini. Un ampio lavoro che, per stessa ammissione dell’autore, cercava di rendere in musica l’effetto che potrebbero avere le opere di Borromini sullo spettatore, quasi assumendo le caratteristiche di un pezzo teatrale che, grazie all’intervento del coro e alla presenza di un solista che interpretava il ruolo dell’artista, andava a ripercorrere alcuni dei momenti principali della sua vita. Se tuttavia nei suoi momenti più delicati, la musica dell’ottantenne inglese, riusciva a consegnare al pubblico romano alcune delle sensazioni legate alle opere visionario architetto, il continuo fluire del discorso musicale, soprattutto nelle parti esclusivamente strumentali (la prima e la terza), praticamente prive di qualsiasi elemento tematico, ha finito col creare un effetto spesso disorientante, con grandi masse sonore che non di rado andavano a coprire gli interventi del solista e del coro. Quest’ultimo ha comunque fornito un’ottima prova – a conferma delle ottime capacità non solo artistiche e musicali ma anche di umana comunicatività del maestro Ciro Visco – mentre il baritono Markus Butter non è sembrato totalmente a proprio agio nel ruolo vocale affidatogli. Antonio Pappano ha guidato l’eccellente compagine orchestrale con estrema correttezza, consegnando poi, nella seconda parte del programma, un Respighi intenso ed emozionante come non spesso accade di sentire.

Note: Programma: Peter Maxwell Davies, Sinfonia n. 10: Alla ricerca di Borromini. Ottorino Respighi: Fontane di Roma, Pini di Roma.

Interpreti: Markus Butter, baritono

Orchestra: Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia

Direttore: Antonio Pappano

Coro: Coro dell'Accademia di Santa Cecilia

Maestro Coro: Ciro Visco

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Jonas  di Carissimi e Vanitas  di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento

classica

Napoli: Dvorak apre il San Carlo

classica

Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.