Muti fa un grande lavoro con l'orchestra alla ricerca d'un suono bello e rotondo, corposo ma morbido nel fortissimo e levigato e trasparente nel pianissimo. Anche nelle sonorità rocciose e aspre o soffocate e spettrali, che il Macbeth esige, non perde il gusto per il bel suono. Così diventano belle perfino le sempre ingiustamente bistrattate danze, eseguite però all'inizio dell'atto e a sipario chiuso: una scelta imposta - si dice - dal rifiuto di Peter Stein d'interrompere la coerenza drammatica con un ballo di streghe. In realtà il maggior problema per la drammaticità di questo Macbeth è Stein stesso, che fa ben poco di quello che la tragedia verdiano-shakspeariana suggerirebbe: a forza di togliere, resta un'illustrazione piuttosto generica della vicenda. Dopo la prima a Salisburgo (e a Roma ha tolto ancora) la sua regia è stata massacrata dalla critica di lingua tedesca, che - si poteva pensare - si era irritata perché non aveva trovato il famigerato "Konzept": ora si è visto che non era questo il motivo. Si devono però salvare i bei costumi di Anna Maria Heinreich.
Anche il cast resta qualche gradino al di sotto della direzione di Muti. I ruoli di baritono drammatico verdiano non sono il terreno ideale per Dario Solari, che ha una linea di canto accurata e l'intelligenza di non forzare mai, ma resta un Macbeth pallidino. Tatiana Serjan ha voce potente ma disuguale, perfino aspra e tagliente, ideale dunque per dar vita alla terribile Lady: da brivido il re bemolle in pianissimo, spettrale e sinistro, con cui esce di scena. Discreti Riccardo Zanellato e Antonio Poli. Bene i ruoli minori, particolarmente Antonio Corianò (Malcolm). Forse nelle recite tutti troveranno quel quid in più che mancava alla generale, quando sono stati comunque accolti con molti applausi.
Note: Nuovo allestimento in coproduzione con il Salzburger Festspiele
Interpreti: Dario Solari/Sebastian Catana (Macbeth), Tatiana Serjan (Lady Macbeth), Riccardo Zanellato (Banco), Antonio Poli (Macduff), Antonio Corianò (Malcolm), Anna Malavasi (Dama), Gianluca Buratto (Medico e prima apparizione), Alessandro Spina (Sicario), Luca Dall'Amico (Domestico), Francesco Luccioni (Araldo), Claudio Prosperini (seconda apparizione), Marta Pacifici (terza apparizione)
Regia: Peter Stein
Scene: Ferdinand Wögerbauer
Costumi: Anna Maria Heinreich
Orchestra: del Teatro dell'Opera di Roma
Direttore: Riccardo Muti
Coro: del Teatro dell'Opera di Roma
Maestro Coro: Roberto Gabbiani
Luci: Joachim Barth