Il richiamo della foresta ritmica

La dialettica suono-silenzio nel free reggae riveduto e corretto da Hamid Drake & Bindu

Foto Andrea Mariniello
Foto Andrea Mariniello
Recensione
jazz
MITO Settembre Musica Milano
12 Settembre 2011
“Reggaeology” è un progetto in divenire, ideato e coordinato dal batterista Hamid Drake, che unisce magistralmente la solarità del reggae, le rivoluzioni espressive del free jazz, il disorientamento intellettuale della musica d’avanguardia, le tensioni urbane dell’hip hop e le energie taglienti del post rock di Chicago). Molta carne al fuoco, questo è indubbio, ma la leadership di Drake dà il progetto Bindu (parola che nella cultura yoga allude alla potenza creativa del "nulla" in cui tutte le energie si focalizzano) la forza attrattiva di una calamita che amalga creatività contigue o antitetiche. Il risultato è ampiamente convincente e lascia presagire ulteriori, avvincenti sviluppi. Progetti come Bindu danno fiducia nel presente e nel futuro della musica che unisce culture, stili e sensibilità provenienti di tutto il mondo. È proprio l’apertura mentale di Drake a trascinare i musicisti in azione al Teatro Studio. I tromboni di Jeff Bishop e di Jeff Albert disegnano le complesse armonie dei brani che, nel corso della performance, riempiono l’aria. Il chitarrista Jeff Parker (già con Tortoise, Isotope 217, Toe, Exploding Star Orchestra, Scott Amendola Band, Chicago Underground Quartet, Tricolor) bilancia il lavoro dei tromboni, con interventi mirati e precisi: riff asciutti e articolati, ritmiche secche, effetti sonori che fanno da texture. Ottimi il supporto del contrabbassista Joshua Abrams e il lavoro dello scatenato vocalist/beat boxer Napoleon Maddox, io narrante – invero un tramite rtmico/verbale tra musiche e audience - dell’intero concerto. La band viene raggiunta poi da Raiz (con fez rosso, à la “Akbar and Jeff's” di Matt Groening), che canta magnificamente un brano dalle tinte mediorientali, con Drake alle percussioni e Abrams al guimbri. Eccellente.

Note: Teatro Studio, Milano

Interpreti: Hamid Drake (batteria, frame drum, tabla, voce), Napoleon Maddox (beatbox, voce), Jeff Parker (chitarra), Jeff Bishop (trombone), Jeff Albert (trombone), Joshua Abrams (contrabbasso, guimbri) - ospite speciale: Raiz (voce)

Orchestra: Hamid Drake & Bindu

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

jazz

A ParmaJazz Frontiere il rodato duo fra il sax Evan Parker e l'elettronica di Walter Prati

jazz

Il Bobo Stenson Trio ha inaugurato con successo la XXIX edizione del festival ParmaJazz Frontiere

jazz

Si chiude la stagione di Lupo 340 al Lido di Savio di Ravenna, in attesa di Area Sismica