I profondi suoni del Libro Tibetano dei Morti

Al Parco della Musica i lavori di Glass e Stockausen interpolati dal "Bardo Thodol"

Recensione
classica
Musica per Roma Roma
20 Gennaio 2011
Non sempre l'ascolto di musiche tratte da un film può suscitare lo stesso entusiasmo che si prova durante la visione cinematografica, dove la complicità tra immagini e suoni raggiunge i maggiori risultati espressivi. Tuttavia, nel riproporre per la prima volta da concerto alcuni brani di Philip Glass tratti da "Kundun" - pellicola di Martin Scorsese del 1997 - diversi fattori hanno contribuito a creare un clima molto spettacolare. L'evento, inserito nel programma di 'Contemporanea' e del Festival delle Scienze 2011, si è avvalso di un'ampia schiera di interpreti - dal Coro da camera del Conservatorio di Santa Cecilia ai solisti del Parco della Musica Contemporanea Ensemble - e di una coreografia di luci e cortine fumogene che non aveva nulla da invidiare a quella di tanti concerti rock. Ma soprattutto è stata la presenza del Lama Tashi, Maestro Cantore del Dalai Lama, a dare alla serata una forte carica di spiritualità quando, ergendosi più alto di tutti gli esecutori, ha declamato le gravi note del "Bardo Thodol", il Libro Tibetano dei Morti. Così le sonorità quasi ipnotiche di Glass si sono alternate alla voce del sacro cantore, venuto per la prima volta in Europa per avvicinare il folto pubblico a quella prassi tibetana che ha lo scopo di accompagnare coloro i quali stanno per traversare la soglia che divide il mondo dei vivi da quello dei morti. Il successivo "Trans" di Stockhausen si è poi collocato in una dimensione fortemente onirica, vicina all'idea di un'altro tipo di soglia, quella tra veglia e sonno, cui l'autore dice di essersi ispirato. A rendere efficacemente lo stato di 'trance' che pervade il lavoro, l'orchestra del Conservatorio di Santa Cecila e, nascosto alla vista del pubblico, il PMCE guidato in maniera esemplare da Tonino Battista.

Note: musiche di Karlheinz Stockhausen e Philip Glass; Bardo Thodol il libro tibetano dei morti

Interpreti: Orchestra e Coro da camera del Conservatorio di Santa Cecilia, Solisti del PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble, con la partecipazione straordinaria del Tashi Lama, Maestro Cantore ufficiale del Dalai Lama; regia del suono a cura dell’Emufest.

Direttore: Tonino Battista

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