Ottocento novecentista

Musica nuova e letture per Chopin e Schumann alla IUC

Recensione
classica
IUC - Istituzione Universitaria Concerti Roma
05 Febbraio 2011
Sono molti gli ingredienti che hanno composto lo spettacolo di sabato scorso all’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma: la voce profonda di Sonia Bergamasco, i testi di poeti, personaggi storici e musicologi, i fantasmi tormentati di Chopin e Schumann, le nuove composizioni di Carla Rebora e Carla Magnan, un capolavoro arcinoto come l’op.47 di Schumann, l’esperienza del Quartetto Michelangelo. Partiamo dalle due prime assolute. Nei lavori di Rebora e Magnan il dato d’avvio è Chopin, l’uomo e la sua musica. Rebora si è soffermata sull’aspetto della fragilità umana, intessendo intorno alla storia della sua malattia Postludi, una composizione in 7 parti, basata sulla suggestione dei Preludi 2, 4 e 6 dell’op.28. Magnan ha invece sfruttato, per il suo MARGINI uno, la Mazurca op.6 n.3, considerata come un pattern non solo sonoro ma anche grafico, intorno al quale giocare attraverso l’ascolto e la vista (ovviamente in partitura). Se il primo brano parte dall’illusione narrativa per animare un gioco intellettualistico in cui domina un uso percussivo del pianoforte, stranamente associato a Chopin, il brano di Magnan, accattivante nel suo brio da Scherzo, è percorso da un ostinato staccato che dà una forte impronta ritmica a tutta la composizione. È un brano pieno di sorprese e di repentini sfaldamenti, quei “margini” appunto chiamati in causa dal titolo, che sfumano i contorni del pezzo. Merita di essere ascoltato ancora. Quanto ai testi, che sono un po’ la stampella dell’ascoltatore debole, bisogna riconoscere che erano stati scelti perché fossero emotivamente forti, ficcanti (non mancava una bella stoccata ai poveri critici) e la bella presenza scenica della Bergamasco, ormai una habituée di questo tipo di spettacoli per nostra fortuna, li ha potuti alleggerire solo in parte. Filo rosso della serata il mestiere solido del Quartetto Michelangelo che ha suonato con particolare entusiasmo il Finale dell’op.47.

Note: Carla Rebora, Postludi, prima esecuzione assoluta, dedicato al Quartetto Michelangelo in occasione dell'Anno Chopiniano (1810-2010); Carla Magnan, MARGINI uno, prima esecuzione assoluta.

Interpreti: Quartetto Michelangelo: Francesca Vicari, violino; Luca Sanzò, viola; Gianluca Giganti, violoncello; Elena Matteucci, pianoforte.

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